
In seguito ad alcuni contatti commerciali intercorsi tra Boindil, del clan RombodiTuono, ed alcuni cittadini dell’Oasi, gli Umgaz dei deserti hanno chiesto di incontrarci per stabilire la compravendita di un’ingente quantità di polvere nera. Solitamente una simile fornitura di materiale esplosivo sarebbe auspicabile solo nei confronti di un alleato. In questo caso parliamo di uno strappo alla regola che non tutti hanno apprezzato e digerito alla Gemma. Per assicurarsi una corretta contrattazione, tutti i clan hanno inviato un loro rappresentante alla stesura del contratto.

Da parte loro gli abitanti delle sabbie si sono rivelati dei padroni di casa gentili e premurosi, seppure questo non cancelli la macchia disonorevole che li ha visti commerciare il nostro sacro metallo con i nostri nemici di sempre. Nella tenda in cui siamo stati accolti abbiamo iniziato delle estenuanti trattative, per giungere ad un accordo comune sul costo del prodotto finito e sulla raccolta del materiale grezzo per la produzione della polvere nera.

Lo stesso Gran Visir ha presenziato alla riunione, rimarcando l’importanza di questo scambio. Tremec deve infatti allargare il proprio porto, il suo commercio via mare ora è prospero e rappresenta una fonte di sostentamento fondamentale per la città delle dune. Ingrandire il porto significa dunque garantirsi un maggiore introito di merci e sicli. In futuro potrebbe anche rappresentare l’opportunità di costruire un vascello per la flotta, occasione che a noi nani potrebbe tornare nuovamente utile in termini commerciali ed impiego di mano d’opera specializzata.

La prima spedizione prevedeva un carico importante di minerali e lingotti da parte delle Tende dell’Oasi alla quale doveva seguire la consegna di una consistente dose di polvere nera da parte nostra. Lo scambio si è svolto presso il faro dell’avamposto del Varr Nadarrun davanti al piccolo porticciolo. Per l’occasione abbiamo utilizzato sia una carovana di blatte per muoverci via terra, sia una Tulinn Kir per traghettare il materiale.

I Tremecciani, invece, si sono organizzati con diversi mostruosi lama da trasporto caricandoli su un’imbarcazione a vela. Tra il trasporto e lo scambio sono trascorse svariate clessidre. L’intera operazione ha richiesto lo sforzo di diversi cugini, ma nonostante tutto solo a tarda notte l’ultimo lingotto ha raggiunto Kard. Almeno la prima parte, ad ogni modo, ha avuto successo, seppure l’inesperienza di una giovane barba abbia creato qualche intoppo nel nostro lavoro.

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