[HLX] Helgar Vant - 7 Orifoglia 277
Scritto da : Eddard Von Kessel in data : 25/10/2013 13:32:30

"Quando l’Orso ha preparato la tana e i campi donano l’ultimo raccolto, giungono i Giorni degli Ogham, quelli in cui ogni cosa riposa e il vasto fluire dell’Onda trasporta i sussurri degli Spiriti al Mondo dei Vivi. Così Helcaraxe saluta l’arrivo dell’Autunno negli ultimi giorni di Solfeggiante, stagione in cui il silenzio fa eco ai freddi venti che spirano da Nord, e la memoria degli Avi richiede il giusto omaggio. L’Acqua primeggia come elemento vitale e trasporta nel suo grembo i segreti delle Rune."

Il settimo giorno del mese di Orifoglia dell'anno 277 era ormai giunto ed i Figli del Nord erano pronti a festeggiare l'Arrivo dell'Autunno. Si trovarono dinanzi alla Rocca in attesa degli ospiti che sarebbero giunti per partecipare alla cerimonia del popolo dei Ghiacci Stridenti. Giunsero dai lontani dei deserti di Tremec e dalle profondità delle Montagne, provenienti dal Regno dei Djaredin: Kard Dorgast. Una volta radunati si avviarono verso il porto di Helcaraxe, imbarcandosi su imponenti Drakkar e facendo rotta verso il centro delle due Isole, ove anni prima era sorta dalle acque la dimora di Niflhel, "Il Grande Bianco". Giunti a destinazione filarono le ancore ed ammainarono le vele. Aengus era con loro quella notte poiché fiocchi di neve iniziarono a scendere dalle grigie nubi accompagnate dal gelido vento del Nord.

Algatros, Gael del Nord si avviò verso il centro della Drakkar, parlando ad i presenti e spiegando perchè era importante celebrare la fratellanza e rafforzarla con il rito dell'Helgar Vant. Tutti ascoltarono con estrema attenzione ed interesse nonostante il freddo pungente ed il soffio del vento. Successivamente, Algatros e la Kunnigr Barbara Foundling evocarono dalle profondità delle acque del Nord gli spiriti degli avi caduti durante la prima traversata. Le figure spettrali rimasero immobili sulle acque, fissando con aria imperscrutabile i Figli del Nord ed i loro ospiti accorsi ad ammirare la cerimonia.

Una notte che in pochi sarebbero riusciti a dimenticare, poichè dinanzi agli Spiriti degli Avi e al cospetto di Hank Wolfang, Jarl del Clan Valdar e del Regno dei Ghiacci Stridenti, dei Learling prestarono il loro giuramento ed ottennero il tanto ambito Manto di Kurdan. Non vi era modo più efficace per rafforzare il Regno per prepararsi ad affrontare i rigori dell'Inverno che sarebbe giunto.

La notte era ancora lunga ed a quanto pare lo Jarl aveva intenzione di accogliere l'Autunno nel migliore dei modi per preparare i propri figli all'arrivo dell'Inverno, così chiamò a gran voce Iris Von Kayden, Godar del Regno dei Ghiacci stridenti e Jorgen Valdarsen, Capitano della Flotta del Nord. Decise che entrambi avevano raggiunto la maturità sufficiente per far di loro Vargos. E' così fu.

Al cospetto degli Spiriti degli Avi lo Jarl decise che era giunto il tempo di eleggere un nuovo Guardiano dei Ghiacci. Ydalir Bulldersen era scomparso da tempo ormai, lasciando l'Esercito del Nord privo di un condottiero. Era giunto il tempo di scegliere il Vargos più valoroso che avrebbe deciso di acconsentire a tale onore. Jack Celtigar venne chiamato al cospetto dello Jarl, che decise di riservargli questo grande Onore. Un nuovo Guardiano dei Ghiacci era sorto quella notte.

Prima che gli Spiriti vennero nuovamente reclamati dalle profondità delle acque del Nord, lo Jarl decise di onorare questa Grande Notte facendo ripetere a tutti i Vargos, Turas ed Yggdrassil il giuramento prestato alla Rocca dei Ghiacci. Fù così che prese una Coppa d'acqua e la poggiò ai suoi piedi. Sfilò un coltello dalla sua cinghia e passò la lama sulla sua mano, lacerando la carne e facendo ricadere il sangue nell'acqua della Coppa. Uno ad uno i Figli di Aengus giunsero al suo cospetto, fissando negli occhi lo Jarl e facendo un sorso dalla Coppa, ribadendo la loro lealtà allo Jarl di Helcaraxe.

Successivamente, gli Spiriti degli Avi scomparvero. Le Drakkar salparono le ancore e spiegarono le loro vele. Un ricco banchetto attendeva i Figli del Nord ed i propri ospiti nella locanda del Troll Ubriaco, ove festeggiarono la grande notte appena trascorsa tra fiumi di birra e selvaggina delle Pinete Innevate.

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