
Amon, 23 Orifoglia 277
Da settimane ormai la Legione stava osservando i movimenti delle truppe orchesche,
rapporti sulle attività dei pelleverde venivano scritti giornalmente
e tutto portava a pensare ad una sola cosa:
gli orchi si stavano preparando ad una nuova invasione.
Le difese orientali vennero rinforzate ed i legionari allertati e richiamati a Forte Agravain,
l'ultimo baluardo amoniano prima delle terre selvagge.
Tutto era stato organizzato per restire ad oltranza, per sostenere qualsiasi aggressione
ma non è un Leone colui che attende passivamente.
La sera del 23 Orifoglia gli ufficiali della legione si riunirono per decidere la strategia:
non avrebbero aspettato che l'orda superasse i monti e giungesse nell'Impero,
ma la legione si sarebbe mossa per portare la guerra ai propri nemici.

A passo di marcia i legionari superarono gli stretti ed oscuri cunicoli scavati sotto gli Orquiriam
sino a trovarsi tra le irte colline da cui gli orchi osservavano.
Avanzando davanti agli uomini schierati il Console Leintart parlò agli amoniani radunati
ricordando loro il giuramento prestato come Civis e come Leoni,
ricordando come non esistesse gloria più grande di morire per Amon.

Piccole squadre vennero inviate a controllare le colline circostanti,
gli orchi appostati nei boschi furono uccisi e dispersi,
ed infine la legione si schierò pronta ad assalire il primo forte.
Orchi in sella ad ululanti lupi lanciavano invettive contro i legionari
che con sangue freddo mantenevano la posizione pronti all'urto.

Centinaia di orchi sciamarono dai forti circostanti tentando di travolgere i Cremisi,
giganteschi titani avanzavano brandendo alberi come clave ed oscure magie venivano invocate.
Alzando i pesanti scudi la prima linea resse l'urto, ruggendo la propria sfida all'odiato nemico,
mentre dalle retrovie frecce e magie falciavano violentemente l'orda verde.
La battaglia fu cruenta ma nulla avrebbe indotto gli amoniani alla fuga.
Forti del ricordi delle 21 Lune appena trascorse i legionari resistetterò ad ogni assalto
sino a quando anche l'ultimo orco venne trafitto ed il resto di loro messo in fuga.
Un ultimo assalto spazzò via i pochi difensori rimasti nel forte
e così la struttura venne espugnata ed occupata.

Pattuglie furono inviate a controllare il perimetro
e cariche esplosive sistemate nei valichi tra le colline
causando delle frane che avrebbero impedito agli orchi di aggredire i legionari
intenti a fortificare adeguatamente la struttura conquistata.
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Terminati i lavori la Legione ripiegò verso Forte Agravain
lasciando solo un manipolo di uomini a tenere la zona.
Prima di imboccare la via per l'Impero i legionari alzarono le armi al cielo
ed il ruggito di vittori dei Leoni riecheggiò tra le colline.
Amon aveva lanciato la sua sfida.
La guerra era iniziata.

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