[AMO] Guerra sul fronte orientale (parte II)
Scritto da : William Leintart in data : 04/11/2013 09:41:34

Amon, 29 Orifoglia 277

Da una settimana ormai la Legione era impegnata oltre gli Orquiriam.
Giorno dopo giorno il suono martellante dei tamburi risuonava dagli accampamenti circostanti
per fiaccare lo spirito degli amoniani di guardia
impegnati a respingere i continui attaccati dei pelleverde al forte conquistato nei giorni precedenti.

La sera del 29 Orifoglia
la Legione marciò quindi fuori dal forte
pronta a portare una nuova offensiva contro gli orchi.



Approfittando della confusione generata nei pelleverde da una tale strategia
gli amoniani si diressero a passo sostenuto sino al forte seguente
dove riuscirono a sopraffare i difensori con un rapido assalto.



Esploratori in sella a lupi neri come la notte riuscirono a fuggire verso nord,
portando la notizia dell'avanzata dei legionari nel cuore del loro regno.
Non passò molto tempo prima che cupi corni risuonassero tra le colline
ed un grande esercito si muovesse verso sud per sbarrare il passo ai cremisi.



Forti della consapevolezza della propria abilità
e degli Dei Giusti al loro fianco
i legionari caricarono privi di ogni timore l'orda in avvicinamento.



Senza dare tregua al nemico in fuga
gli amoniani si fecero strada sui ripidi pendii della collina,
sino a ritrovarsi davanti alle robuste fortificazioni di un altro forte.
Un nuovo grido di guerra,
una nuova carica fianco a fianco con i propri compagni
ed anche quel luogo venne espugnato e gli orchi massacrati.



La stanchezza cominciava a farsi sentire.
Ore di combattimenti e di marce attraverso un territorio ostile
stavano mettendo alla prova la determinazione dei legionari.
Ma vi era ancora un obiettivo da conquistare,
un ultimo forte che dominava la parte occidentale di quelle valli
e la cui occupazione avrebbe permesso ad Amon di controllare l'intero territorio.

Furono pronunciate poche parole per spronare i Leoni all'ultimo sforzo
ed il loro ruggito riecheggiò tra le colline,
un annuncio agli orchi che Amon stava arrivando.




Rinvigoriti e pronti ad un nuovo scontro
i Leoni spazzarono via qualsiasi ostacolo sul proprio cammino
giungendo in vista dei camminamenti e delle torri in legno
dell'ultimo baluardo nemico.
Già si avvertiva l'ebbrezza della vittoria
e la fine di ogni fatica
quando un rombo tale da far tremare la terra scosse la collina.



Un'orda di aberrazioni a metà tra orchi e minotauri
che mai avrebbero dovuto essere generate e vedere la luce di questo mondo
caricò gli amoniani da ovest, squarciando le armature e dilaniando i loro corpi.

Uno dopo l'altro i legionari vennero travolti e costretti a ripiegare.
Le urla dei feriti e dei morenti riempirono l'aria
sovrastate solo dai grugniti di quelle creature.
I legionari sopravvissuti a tale assalto ripiegarono
schierandosi in difesa delle strutture conquistate precedentemente
e riuscendo infine a respingere il nemico.

La Legione era stata fermata, ma non tutto era stato vano.
Dei tre forti che avrebbero dovuto occupare due erano in mano di Amon
e l'avanzata sarebbe proseguita dopo aver rinforzato i presidi
per prepararsi alla nuova minaccia.



Alla soffusa luce delle stelle
il campo di battaglia era macchiato di rosso,
non solo erba grondante di sangue
ma anche i cremisi mantelli
di chi non avrebbe più fatto ritorno tra le mura della Guerriera.

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