[KARD] Parte I: l'ombra dell' epidemia
Scritto da : Borba Granpugno in data : 25/01/2015 15:42:50

Dal rientro dal torneo Tiracalci a Helcaraxe molti Djaredin si erano rifugiati nelle loro dimore, gravemente provati da un misterioso morbo, col quale erano forse venuti a contatto nelle terre dei ghiacci stridenti. Le strade erano deserte, le miniere silenziose e nei cunicoli del popolo della montagna echeggiava solo l'ululare del vento.

In due Rotazioni del mese di Gridopossente riusciroino a ricongiungersi tre Djaredin, fisicamente provati ed affamati. Questi non persero tempo e pensarono subito a portare conforto ed aiuto ai cugini ancora ammalati. Sfilavamo imbavagliati e con lunghe tuniche per Kard Dorgast, insospettiti dal minimo colpo di tosse ma vivi, il peggio sembrava passato. Qualcuno non potè fare a meno di sentirsi adirato nei confronti dei Lunghi, fino a quei giorni ritenuti gli untori di quel malanno, tuttavia la corrispondenza della Morgat dimostrava il contrario: anche le città ed i regni degli uomini erano stati flagellati dalla pestilenza e della malattia. Che cosa stava succedendo su Ardania? Potremmo chiederci. Il questito però non era abbastanza interessante per il Fiero popolo, loro facevano la conta di chi era sopravvissuto e chi no, intonando lodi al signore dei misteri Dera. La Settima e l'Ottava Rotazione di Gridopossente del 4243esimo ciclo furono di intensa preghiera: tetre e funeree.

Quindicesima Rotazione di Gridopossente del 4243esimo ciclo. Le conseguenze non tardarono a mostrarsi, i defunti e gli scomparsi in simili tragedie sono ovvi, direbbe un Lungo, eppure qualcosa insospettiva i Djaredin, già di natura diffidenti, dalle rigide tradizioni e dalla mentalità inflessibile. Ogni azione nella vita dentro alla montagna è caratterizata da una forte componente pubblica, dove viene fatto risaltare l'onore e le ragioni che spingono ad un tale gesto; mai un pezzo di carta o la parola di qualcun altro può esprimere le intenzioni di un djaredin. Anche negli atti estremi i nani sono fieri e partecipi l'uno dell'altro; nessuno perciò abbadona il creditore; nessuno lascia il proprio lavoro incompiuto; nessuno fugge nell'ombra. Dove sono finiti allora tutti questi individui? Kheled, Dotia e Borba visitarono tutti gli avamposti e gli accampamenti sopra e sotto la montagna, senza però trovare il minimo indizio...di cosa poi? La ricerca fu vana. Crag Angaz, Girt Arn, Var Nadarrun e Grungron Drakk erano silenziose ed i nani di guardia non avevano nuove da raccontare, nemmeno il saggio Goromir il Forgiaspade aveva risposte per queste misteriose sparizioni. I Djaredin sospettarono fortemente si trattasse di rapimenti. A opera di chi? Orchi? La loro sapienza fa gola a molti...

Indizi sempre più preoccupati continuavano a venir scoperti dai Bortox, ma nessuno di questi sembrava essere collegato all'altro! Ronzii nelle notti della Ventesima Rotazione di Gridopossente? Per tutte le barbe cosa stava accadendo a Kard Dorgast?

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