[AMO] La liberazione di Re Agravain
Scritto da : William Leintart in data : 25/01/2015 11:06:48

Amon, Orifoglia 278

Tra tutti coloro che vengono ricordati per aver reso Amon quella che è ora, nessuno è più onorato di Re Agravain.
Sovrano di Amon durante la Grande Invasione del 191,
il Re si sacrificò assieme alla Legione per permettere ai civili ed al Senato di ripiegare e potersi così riorganizzare per fronteggiare nuovamente la minaccia orchesca.
Da allora gli amoniani hanno sempre ricordato la sua morte in battaglia sino a che, tra le rovine di un vecchio forte amoniano costruito sugli Orquiriam ai tempi della prima Amon
non venne rinvenuto un diario appartenente ad un Legionario che aveva combattuto assieme al Re durante le 21 Lune ed era stato catturato nell'assalto finale.

In quelle antiche pagine gli amoniani scoprirono la dura verità:
il Re non era morto durante la battaglia ma era stato fatto prigioniero dagli orchi e torturato da una creatura mai sentita prima: Udhka.

Nei mesi successivi la Legione completò l'offensiva contro il regno orchesco mentre gli arcanisti Zargoth e Lorelai dell'Alta Torre indagarono sulla Strega lì menzionata
recandosi in tutte le biblioteche conosciute e parlando con coloro che maggiormente avevano esperienza di demoni ed entità maligne.
Persino uno dei figli di Zanna, Kraag, rivelò preziose informazioni agli amoniani dopo che il suo campione venne sconfitto in singolar tenzone.

E così nella primavera successiva, dopo accurate ricerche, la Legione marciò quindi alla volta della fortezza dove era stato rinvenuto il diario
assaltandone le mura strenuamente difese dagli orchi, per compiere un rituale di evocazione.



Avanzando in quegli oscuri corridoi gli amoniani giunsero in una grande sala, dove riuscirono a catturare un orco e ad interrogarlo circa la natura della Strega.
Con le informazioni ottenute gli arcanisti di disposero attorno ad un antico cristallo e pronunciarono il suo nome: Sagrehim.



L'aria turbinò nella sala, scariche elettriche percorrevano il pavimento, ed un portale si materializzò dal nulla.
Avvolta in un drappo rosso, la creatura osservò gli amoniani con aria di disprezzo e superiorità chiedendo loro chi fossero e cosa volessero da lei.
Lungo fu il dialogo tra il Console Leintart e la Strega, che rivelò di essere più di una semplice arcanista e di possedere poteri inimmaginabili.
Alla richiesta di rendere libera l'anima di Re Agravain la creatura avanzò una proposta:
lei avrebbe liberato lo spirito del Re e quello di tutti gli altri amoniani che aveva catturato, ma in cambio l'Impero l'avrebbe lasciata andare e mai più l'avrebbe cercata.
Lasciò loro il cristallo così che potessero richiamarla al momento della decisione.

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Amon, Nembonume 279

L'estate era passata e l'autunno ormai stava cedendo il passo all'inverno.
Molti erano stati gli incontri tenuti dal Consiglio di Guerra e dal Senato per decidere se accettare o meno la proposta di Saghreim
e liberare così i propri compagni da un secolo prigionieri.
Benchè gravati dal peso della decisione, i Leoni decisero di rifiutare l'accordo onorando i propri Padri che mai si erano piegati davanti al nemico
specialmente davanti ad un servo dell'Oscuro.
Mai Re Agravain avrebbe accettato tale compromesso ed egli non avrebbe voluto che i suoi figli compissero tali azioni fosse anche per salvarlo.
Meglio una dannazione eterna che tradire i propri valori.

Nel giro di una settimana tutto era pronto per il rituale che avrebbe richiamato Sagrehim.
I Leoni avevano preparato il terreno di scontro e si disposero in ranghi ordinati frementi di ottenere Giustizia verso la creatura che aveva intrappolato il loro Re.
Posero il cristallo di evocazione al centro dell'area e pronunciarono a gran voce il suo nome, richiamandola su queste terre per affrontarla.



Una gracchiante risata pervase l'aria ed un'oscurità innaturale avvolse l'Impero.
"Schiocchi!", disse la voce della Strega "il cristallo che avete con voi l'ho usato in questi mesi per ascoltare ogni vostra parola e per spiare le vostre mosse! Ora morirete tutti ed il vostro Impero sarà devastato!"



Fu una dura battaglia.
Il potere della Strega era immenso ed orde di non morti si levavano dal terreno per circondare la Legione.
Scudo contro scudo i Leoni resistettero agli assalti mentre il potere dei Giusti li pervadeva e purificava la zona dai servi dell'Oscuro.
Furiosa per la perdita del suo esercito Sagrheim si gettò contro gli amoniani.
Benchè stremati dalla battaglia appena combattuta i Leoni brandirono le armi verso la nuova minaccia e come un solo uomo corsero incontro al nemico
innalzando un canto agli Dei mentre le loro lame facevano a pezzi la creatura.



Grida di vittoria si levarono dai Leoni e tra gli averi della Strega venne rinvenuta una piccola ampolla al cui interno turbinava qualcosa.
Posta la fiala a terra i sacerdoti invocarono il potere dei Giusti e, dopo molta fatica, un bagliore si levò dall'ampolla che, con un sonoro scricchiolio, si ruppe in mille frammenti
liberando nell'aria una nuvola dal tenue colore azzurro che avvolse gli amoniani.



Il Re si era finalmente unito al Primo Guerriero negli Elisi
ed ancora una volta il male era stato distrutto dalla forza dei Leoni.

Uusqe ad Finem Urbi Fidelis!

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