La rabbia dei Giganti
Il 4 Forense 28 durante il rientro da una battuta di caccia nelle terre innevate del nord presso il passo dell'Orus Maer, i Cavalieri incontrarono Sir Erik PhoenixFlame, Cavaliere del drago, che alquanto preoccupato, li aggiornò in merito ai fatti a cui aveva appena assistito.
I giganti che dimoravano in Baronia erano furibondi e aggredivano chiunque transitasse per le loro terre poichè un ignoto (e scriteriato) viandante gli aveva assalito e falcidiato le mandrie di colossali armenti.
Dopo svariati tentativi, i Cavalieri, capitanati dal Gran Maestro Hickaru PhoenixFlame, riuscirono facendo appello alle proprie capacità diplomatiche a volgere l'incresciosa situazione in qualcosa di favorevole, stipulando un accordo con i giganti stessi: i cavalieri avrebbero officiato un rito in cui avrebbero dimostrato di saper celebrare la Madre, per i Cavalieri Althea.
In tale occasione inoltre l'Ordine per dimostrare le proprie buone intenzioni portò in offerta dei doni, fra cui una coppia di lupi bianchi del nuovo mondo appositamente addestrati dal Cancelliere Silme per la guardia alle greggi.
Fu così riconosciuto dai giganti che non tutti i popoli delle terre verdi erano ostili, ed in particolare che i Cavalieri erano da considerarsi amici. Questi ultimi a loro volta si fecero carico in questa occasione di divulgare tra le genti di Ardania che i giganti, nonstante l'aspetto imponente, non fossero esseri malevoli, da aggredire o braccare.
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