
Alle volte la notte è oscura e gli uomini volgono gli occhi al cielo, cercando i conforto delle stelle.
Una via.
Una direzione.
E alle volte il cielo si apre come un velo per rivelare un sorriso di perle e diamanti che rischiara un poco il buio.
L'8 postapritore 278 degli stregoni appartenenti ad una setta che sarebbe divenuta poi nota come quella dei Maghi del Sangue tentò un evocazione nei pressi di Deanad, nel bosco infestato che si stende subito a sud. Intervenuti tempestivamente sul posto, ed avendo avuto la meglio, Hammin e Cavalieri disposero poi di purificare il luogo e di controllare se la cartomante Thana, che viveva lì nei pressi, avesse notato qualcosa di importante e soprattuto se fosse in buona salute. Emerse per la prima volta il nome di Ileah, autrice di un Libro delle Ombre rinvenuto sul campo di battaglia, e quello di una misteriosa figura, il Teogono, apparentemente a capo della setta.
Alcuni giorni dopo, il 14, venne tenuta una riunione tra Hammin e Cavalieri presso la Caserma cittadina, relativamente questi eventi. Fu stabilito di istituire la legge marziale, di effettuare ronde e fortificare Forte Zefiro per prevenire la possibilità di ulteriori attacchi nella zona.
Di li a poco, il ventesimo giorno del mese, vennero rinvenuti sulle sponde orientali dell'isola cittadina due corpi di ragazzini sgozzati, che risultarono essere i figli dell'alchimista e della gioielliera della Capitale. Ulteriori indagini portarono a scoprire che la loro morte era avvenuta per mano di una misteriosa figura femminile, chiamata in mancanza di altro nome "l'Esaltata", apparentemente fedele a Danu: essa avrebbe rapito dalle proprie case le vittime, uccidendoli nelle fogne e poi lasciando che le acque li conducessero all'aperto.
Durante i funerali la fabbricante di gioielli, Tori, distrutta dal senso di colpa confessò di aver venduto l'anima del figlio in cambio di ricchezza e successo ad Ileah, apparentemente la figlia del Teogono. Dapprima i due si eran presentati agli hammin assieme a dei complici come mercanti, cercando così di stabilire dei rapporti commerciali, poi in seguito si erano fatti avanti con l'indegna proposta. La questione era che in teoria i figli avrebbero dovuto morire di morte naturale, e nel frattempo fare una vita lunga e prospera: solo quando fossero trapassati la loro anima sarebbe stata alla mercé del demone che la setta venerava; fu allora chiaro a chi indagava che per questo la figura che venne chiamata "Esaltata" li aveva uccisi anzi tempo, per salvarne l'anima e spezzare il contratto.
Le indagini condotte a seguire stabilivano che alcuni doni ricevuti dai commercianti hammin li avevano avvelenati con qualche mistura a base di sangue di demone, che li aveva resi vulnerabili alle suggestioni del teogono. Gli stessi comunque vennero processati dalla chiesa hammin e condannati a pene detentive e a percorsi di purificazione.

Ulteriori eventi seguirono, e portarono alla scoperta del covo della setta, sotto la tana dei Briganti del Corvo, ed al suo sterminio nonchè a identificare il demone che il Teogono aveva tentato di evocare: Aghadar, colui che un tempo favorì la dannazione di Deanad e l'insorgere della peste del sangue.
La stessa Esaltata si rivelò alfine essere una alleata: Suelain, l'ultima delle 4 veggenti di Danu, che affidò a hammin e cavalieri il compito di rescindere il collegamento del demone con Ardania per impedirne la ricomparsa, indicandone il mezzo nella Spada delle Stelle, un artefatto danuano perduto da tempo immemore.

Furono i Cavalieri stessi a scoprire, grazie all'amicizia con i Giganti del Nord, la locazione dell'arma custodita da un antico drago di cristallo. Presala in consegna e unitisi ai loro alleati, il giorno 8 madrigale 278 il Guardiano del Tempio Dwain la utilizzò dapprima per identificare il punto preciso in cui sussisteva il legame fra Aghadar e Ardania (sempre nel covo dei Briganti del Corvo) e poi, posseduto dal potere di Danu stessa, per rescinderlo nel corso di una tremenda battaglia sotterranea che vide infine gli alleati prevalere sulle orde demoniache che tentavano di ricacciarli.
Fu così che il demone venne nuovamente bandito; di Suelain, che tanta parte aveva avuto nella vicenda, nulla si è saputo da allora ma si pensa che si sia ritirata nelle ombre a mantenere la sua silenziosa guardia contro il male.
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