- Wed Oct 16, 2019 7:09 pm
#1292
Gli ordini erano stati chiari da parte del Beriadir, riunirsi sotto la luce delle Eleni.
Quella notte i Valinrim avrebbero marciato con passo inesorabile nel Doriath del Sud, in direzione della gola abitate del Chelomorfi, i Draug avevano fatto rapporto su presenze dei Pelleverde in numero di molto superiore al solito e di numerosi fortini,sembravano molto piu organizzati e si radunavano nellazona ovest .
E così fu, Nut illuminava le armature scintillanti degli Eldar che si erano radunati in piazza e il vento del Nord spirava muovendo i bianchi mantelli.
Al giungere di Helendyeen, gli Araldi si misero in riga assumendo la posa militare con sguardo fiero e pieno di coraggio.
Nella schiera di elfi c'era Aleandur, Estannen dell'Armata degli Araldi,che nei mesi antecedenti si era dimostrato valido combattente e completamente dedito alla crescita e alla protezione del Regno.
Il Beriadir prese parola e cominciò ad impartire gli ordini per spedizione e concludendo disse...
Il Quenya pieno dell'orgoglio e caparbietà che lo distinguevano fece un passo avanti si rivolse ai toronin e con voce piena e tono autoritario ordinò di dirigersi alle stalle pronti per cavalcare verso Sud.
I Valinrim cavalcarono senza sosta in uno schieramento ordinato e compatto, la terra tremava sotto gli zoccoli dei Sacri Alci dono di Beltaine e simbolo della sua benevolenza, fino al raggiungimento delle terre occupate dai Pelleverde.
Arrivati, cominciarono a caricare senza pietà alcuna i ghauna che incontrarono sul loro passo fino ad assaltare e distruggere vari fortini. Le spade erano ricoperte del sangue dei goblin, pezzi di carne lacerata cadevano a terra e con essa anche decine e decina di pelleverde esanimi.
Gli Eldar avanzavano inesorabili bonificando l'intera zona dagli immondi esseri fino a giungere all'ingresso della gola infestata da chimere e chelomorfi.Con audacia e circospezione si inoltrarono all'interno.
Ad attenderli all'ingresso vi erano molti chelomorfi, che vennero spazzati via dal gruppo di Valinrim che senza timore e con estrema efficacia si aprirono un passaggio.
La schiera dei figli del Tulip avanzò fino al raggiungimento dell'avallamento dove si trovavano numerose chimere, scendendo per un ripido e stretto crinale.Adentrandosi alla valle e dopo aver abbattuto molte creature notarono che c'erano dei movimenti tra gli arbusti.
I Valinrim si ricompattarono eseguendo le precise disposizioni di Aleandur ed avanzarono, all'improvviso moltissimi chelomorfi li circondarono ma nonostante le iniziali difficoltà gli Eldar ebbero la meglio senza riportare perdite.
Questo attacco tanto inaspettato quanto improvviso allarmo il gruppo, quando all'improvviso su di una roccia apparve uno sciamano chelomorfo e con esso giunse una seconda ondata che li attacco seguendo i suoi ordini.
Anche questa seconda ondata fu sconfitta ed allora gli elfi con feroce impeto si scagliarono contro lo sciamano che prima di ingaggiare lo scontro bevve una pozione miscelata con una polvere dando vita a un composto verde.
Lo scontro fu duro e molto lungo questo sciamano era diverso , la sua forza e resistenza era di molto superiore agli altri affontati ,una volta abbattuto dal corpo dello stesso esalava un odore mortifero ed intenso ed emanava moltissimo calore tanto che risultava quasi impossibile avvicinarsi, solo Saeros grazia all'uso della magia potè avvicinarsi e raccogliere una pergamena rovinata dal corpo. Scritta in un linguaggio sconosciuto ove l'unica parola riconoscibie era NUKKELS.
A quel punto l'Argur son la furia di Suldanas negli occhi ordinò a Aleandur e agli altri Eldar versarsi sull'altro crinale della gola, nella palude che ospitava i chelomorfi e dimostrare loro che nessun affronto alle Antiche Stirpi poteva passare impunito.
E cosi fecero, ritornarono sui loro passi, risalirono il crinale e caricarono tutti i chelomorfi che incontrarono sulla loro strada, il suolo della palude da verde si tramuto in rosso irrorato del sangue delle creature che osarono attaccare i Valinrim.
La marcia fu inarrestabile e non si placo fino a che anche l'ultimo dei chelomorfi perì, l'azione bellica fu tanto rapida quanto cruenta.
Una volta giunti ai margini della palude trovarono una zona con delle grandi rocce messe in cerchio e li deciserò di eseguire un rito con il Fuoco Purificatore del Padre.
Zeruel officiò il rituale, le sue parole furono solenni. Il rito si concluse con un urlo che riecheggiò per tutta la palude.
Una volta finitò il rituale sempre sotto il comando di Aleandur la compagnia usci dalla gola e fece ritorno alla Silala, dove il Beriadir Helendyeen prese la parola dinanzi ai Valinrim in riga e posa militare, con voce severa invitò Aleandur a farsi avanti e inginocchiarsi davanti a lei. La Quenya estrasse la sua spada la poggiò sulla testa dell'Estannen e con voce solenne disse...
Amin Tòr questa sera hai dimostrato il tuo valore guidando l'Armata e mostrando capacità di comando e mettendo la tua vita al servizio della collettivà per questo motivo, io Helendyeen dei Finemore Beriadir dell'Imperituro con il potere conferitomi dalla Famiglia Reale e dal Concilio delle due Stirpi, ti nomino ufficialmente Neth Draug ufficiale degli Araldi.Che tu sia da esempio e guida per tutti gli Eldar che iniziano ora il loro percorso nell'Armata degli Araldi.
Al finir della nomina con un movimento lento e solenne ripose la spada nel fodero ed ordinò di rompere le righe.
Quella notte i Valinrim erano stati vittima di un'imboscata, ma la vendetta del Padre si era abbattuta senza pietà sui nemici del Regno e del Doriath tutto, quello che era successo però non poteva passare come una semplice casualità e l'Argur lo sapeva bene.
Forse quella pergamena rinvenuta poteva essere una prova e cos'era quella polvere ingerita dallo sciamano prima dello scontro.
Molti erano gli interrogativi e poche le risposte.
Quella notte i Valinrim avrebbero marciato con passo inesorabile nel Doriath del Sud, in direzione della gola abitate del Chelomorfi, i Draug avevano fatto rapporto su presenze dei Pelleverde in numero di molto superiore al solito e di numerosi fortini,sembravano molto piu organizzati e si radunavano nellazona ovest .
E così fu, Nut illuminava le armature scintillanti degli Eldar che si erano radunati in piazza e il vento del Nord spirava muovendo i bianchi mantelli.
Al giungere di Helendyeen, gli Araldi si misero in riga assumendo la posa militare con sguardo fiero e pieno di coraggio.
Nella schiera di elfi c'era Aleandur, Estannen dell'Armata degli Araldi,che nei mesi antecedenti si era dimostrato valido combattente e completamente dedito alla crescita e alla protezione del Regno.
Il Beriadir prese parola e cominciò ad impartire gli ordini per spedizione e concludendo disse...
Il Quenya pieno dell'orgoglio e caparbietà che lo distinguevano fece un passo avanti si rivolse ai toronin e con voce piena e tono autoritario ordinò di dirigersi alle stalle pronti per cavalcare verso Sud.
I Valinrim cavalcarono senza sosta in uno schieramento ordinato e compatto, la terra tremava sotto gli zoccoli dei Sacri Alci dono di Beltaine e simbolo della sua benevolenza, fino al raggiungimento delle terre occupate dai Pelleverde.
Arrivati, cominciarono a caricare senza pietà alcuna i ghauna che incontrarono sul loro passo fino ad assaltare e distruggere vari fortini. Le spade erano ricoperte del sangue dei goblin, pezzi di carne lacerata cadevano a terra e con essa anche decine e decina di pelleverde esanimi.
Gli Eldar avanzavano inesorabili bonificando l'intera zona dagli immondi esseri fino a giungere all'ingresso della gola infestata da chimere e chelomorfi.Con audacia e circospezione si inoltrarono all'interno.
Ad attenderli all'ingresso vi erano molti chelomorfi, che vennero spazzati via dal gruppo di Valinrim che senza timore e con estrema efficacia si aprirono un passaggio.
La schiera dei figli del Tulip avanzò fino al raggiungimento dell'avallamento dove si trovavano numerose chimere, scendendo per un ripido e stretto crinale.Adentrandosi alla valle e dopo aver abbattuto molte creature notarono che c'erano dei movimenti tra gli arbusti.
I Valinrim si ricompattarono eseguendo le precise disposizioni di Aleandur ed avanzarono, all'improvviso moltissimi chelomorfi li circondarono ma nonostante le iniziali difficoltà gli Eldar ebbero la meglio senza riportare perdite.
Questo attacco tanto inaspettato quanto improvviso allarmo il gruppo, quando all'improvviso su di una roccia apparve uno sciamano chelomorfo e con esso giunse una seconda ondata che li attacco seguendo i suoi ordini.
Anche questa seconda ondata fu sconfitta ed allora gli elfi con feroce impeto si scagliarono contro lo sciamano che prima di ingaggiare lo scontro bevve una pozione miscelata con una polvere dando vita a un composto verde.
Lo scontro fu duro e molto lungo questo sciamano era diverso , la sua forza e resistenza era di molto superiore agli altri affontati ,una volta abbattuto dal corpo dello stesso esalava un odore mortifero ed intenso ed emanava moltissimo calore tanto che risultava quasi impossibile avvicinarsi, solo Saeros grazia all'uso della magia potè avvicinarsi e raccogliere una pergamena rovinata dal corpo. Scritta in un linguaggio sconosciuto ove l'unica parola riconoscibie era NUKKELS.
A quel punto l'Argur son la furia di Suldanas negli occhi ordinò a Aleandur e agli altri Eldar versarsi sull'altro crinale della gola, nella palude che ospitava i chelomorfi e dimostrare loro che nessun affronto alle Antiche Stirpi poteva passare impunito.
E cosi fecero, ritornarono sui loro passi, risalirono il crinale e caricarono tutti i chelomorfi che incontrarono sulla loro strada, il suolo della palude da verde si tramuto in rosso irrorato del sangue delle creature che osarono attaccare i Valinrim.
La marcia fu inarrestabile e non si placo fino a che anche l'ultimo dei chelomorfi perì, l'azione bellica fu tanto rapida quanto cruenta.
Una volta giunti ai margini della palude trovarono una zona con delle grandi rocce messe in cerchio e li deciserò di eseguire un rito con il Fuoco Purificatore del Padre.
Zeruel officiò il rituale, le sue parole furono solenni. Il rito si concluse con un urlo che riecheggiò per tutta la palude.
Una volta finitò il rituale sempre sotto il comando di Aleandur la compagnia usci dalla gola e fece ritorno alla Silala, dove il Beriadir Helendyeen prese la parola dinanzi ai Valinrim in riga e posa militare, con voce severa invitò Aleandur a farsi avanti e inginocchiarsi davanti a lei. La Quenya estrasse la sua spada la poggiò sulla testa dell'Estannen e con voce solenne disse...
Amin Tòr questa sera hai dimostrato il tuo valore guidando l'Armata e mostrando capacità di comando e mettendo la tua vita al servizio della collettivà per questo motivo, io Helendyeen dei Finemore Beriadir dell'Imperituro con il potere conferitomi dalla Famiglia Reale e dal Concilio delle due Stirpi, ti nomino ufficialmente Neth Draug ufficiale degli Araldi.Che tu sia da esempio e guida per tutti gli Eldar che iniziano ora il loro percorso nell'Armata degli Araldi.
Al finir della nomina con un movimento lento e solenne ripose la spada nel fodero ed ordinò di rompere le righe.
Quella notte i Valinrim erano stati vittima di un'imboscata, ma la vendetta del Padre si era abbattuta senza pietà sui nemici del Regno e del Doriath tutto, quello che era successo però non poteva passare come una semplice casualità e l'Argur lo sapeva bene.
Forse quella pergamena rinvenuta poteva essere una prova e cos'era quella polvere ingerita dallo sciamano prima dello scontro.
Molti erano gli interrogativi e poche le risposte.
Babayayo