La Bestia
Scritto da : Aeltherfif in data : 18/01/2008 18:26:59

Tratto dal diario di Selendar:
"Partirò per il reame elfico per capire dove cadrà la Bestia, se quel dannato Osgood riuscisse a trovarla prima di me sarebbero guai per l'intero reame. Cinque anni fa non avrei mai creduto di dare vita ad un essere così malvagio, se Osgood riuscisse a prendere ciò che custodisce nel suo cuore potrebbe crearne a migliaia ed io devo impedirlo per il bene della razza elfica. Pensavo di essermene liberato racchiudendo la Bestia nella roccia e lanciandola nel cielo, ma ora Ardania la sta attirando nuovamente a sè e temo che precipiterà. Solo gli Dei sanno come finirà questa storia..."

E’ con questa premessa che comincia per i figli di Beltaine la guerra per la salvezza non solo della propria razza, ma anche della loro stessa casa.
I saggi Ondolindelore, scrutando il cielo, scoprirono la presenza di un Astro mai apparso nel firmamento prima d’allora, esso non era statico come le altre stelle, bensì soggetto a un soave movimento, era una cometa.
Il corpo celeste rimase però una lieta visione solo per poco tempo; il suo moto iniziò a divenire preoccupante, visto il raddrizzamento verso una parte ben definita del pianeta: il Doriath del Sud.
In coincidenza di ciò, preoccupanti notizie giunsero dalla Perla: i loro esploratori avevano trovato un piccolo accampamento di Drow nei pressi del deserto elfico.
Successive spedizioni portarono alla luce la presenza di un misterioso Cristallo, proprio al centro dell’accampamento.

Dopo diversi concili di guerra, si giunge finalmente alla fatidica seram che verrà ricordata per sempre nelle cronache Elfiche; 16 Postapritore 272.

Le schiere della Verde, della Splendente e dei Quendilen raggiungono il luogo concordato, ovvero la piana immediatamente a Sud dello snodo commerciale chiamato Ilkorin.


I tre eserciti si spostano all’unisono verso il luogo in cui il Cristallo esercita il suo potere attrattivo, assumendo la formazione a cuneo sfondano le poche file difensive dei Mor’Quessir.


Dopo aver eliminato la fievole resistenza, i tre eserciti si posizionano in modo da poter difendere i sapienti, il cui intento sarebbe stato quello di scoprire un metodo per distruggere l’artefatto.


Ma l’oscuro popolo non è senza risorse, e le prime file del loro esercito cominciano ad uscire dalle tenebre ed infrangersi come mare in tempesta sugli asserragliamenti elfici.


Dopo poche piccole scaramucce, l’esercito Drow scaglia la sua potenza sulle file elfiche, rompendole e seminando dolore e morte.




Tuttavia i figli di Beltaine riescono ad arginare la marea e a medicare i propri feriti, riguadagnando così le posizioni difensive.


Nel frattempo i sapienti giungono alla conclusione che il Cristallo attrae a se qualsiasi metallo ferroso, e per ogni oggetto del suddetto materiale attratto dal cristallo, la forza dello stesso ne risente. Ammassando dunque qualsiasi arma o armatura in ferro presente nei paraggi, gli elfi riescono a far collassare il Cristallo su se stesso.


La forza attrattiva viene completamente debellata, ma la cometa non smette di essere una minaccia, e nell’approssimarsi ad Ardania, lascia cadere sul Doriath una pioggia di meteoriti di mortale potenza.


L’astro passa sulle teste degli elfi e prosegue la sua corsa verso ignoti lidi

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