
*Scritto da Jaegar Rainhart*
*Illustrato da Xandra Phem*
La vita ad Amon era cambiata radicalmente, da quando gli inganni, le menzogne e le falsità dell’Eretico, come veniva chiamato l'Imperatore Sharendar, bandito per eresia dopo un processo al Monastero dei Cavalieri dell'Alba, erano state smascherate; da un clima tetro e malsano si era finalmente passati a uno di tranquillità e speranza.
Ma prima che gli Amoniani potessero rivolgere nuovamente lo sguardo in avanti, proiettandolo verso un futuro che si prospettava prospero, avrebbero dovuto per l’ultima volta rammentare il doloroso passato recente, imprimerlo a fuoco nella loro memoria e trarre da esso una lezione che mai avrebbero dovuto dimenticare.
Il 5 Adulain 273 era il giorno scelto per iniziare quella che, molto appropriatamente, era stata chiamata la “Festa della Rinascita” voluta e proclamata dal Prefetto del Pretorio Xandra Phem.

La prima cerimonia abbe inizio, Amon avrebbe acquisito nuovo lustro, non prima però di aver condannato le esecrabili opere dell’uomo che una volta era stato Imperatore.
Presenti alla celebrazione alleati, amici, religiosi di diverse etnie e regni ed i Cavalieri dell'Alba coi Guardiani del Tempio.


Le genti della Guerriera si erano riunite nella piazza, dove i due giovani Flegrei dell'Ordine dei Templari, Nefrem e Xavier Von Seith, avrebbero iniziato il loro rituale di Purificazione, teso ad eliminare definitivamente la nefanda influenza che la presenza dell’Eretico aveva causato.
Ad ogni Amoniano era stata consegnata una tunica di lana grezza, dal colore grigio, simbolo della purezza della città offuscata, ed una torcia, per indicare la luce divina che avrebbe dovuto rischiarare Amon dalle ombre; venne inoltre chiesto ai presenti di seguire il rituale a piedi scalzi, come simbolo di contrizione e pentimento per l’aver obbedito agli ordini di un seguace dell’Oscuro.
Il rituale itinerante guidato dai Flegrei dei Templari avrebbe portato gli Amoniani a visitare i luoghi dove l’Eretico aveva dimorato ed esercitato il suo potere, onde purificarli dal suo deleterio ascendente.
Il primo edificio ad essere purificato fu il Mastio; l’imponente costruzione dove l’empio aveva cercato di controllare per i suoi malvagi intenti il Senato Magister che ivi si riuniva; lentamente ogni Amoniano intinse le dita nell’acqua benedetta preparata dai Templari, e le posò sulle pietre del Mastio, in un gesto che sarebbe stato ripetuto per ogni edificio che avrebbe dovuto essere purificato.



La seconda costruzione dinnanzi a cui il corteo si fermò furono le terme; l’esecrabile uomo era solito dedicare lunghi periodi alle sue abluzioni; la sua ossessione per la pulizia del corpo faceva da contraltare al suo animo corrotto.

Il terzo luogo a venire purificato fu l’Arena: lì ogni Amoniano aveva versato il proprio sangue durante allenamenti e scontri, tutti fatti per migliorare le capacità belliche che sarebbero state utilizzate solo per gli abominevoli disegni dell’Eretico.

La processione si spostò dinnanzi al Castello; ivi ogni aspirante aveva giurato fedeltà ad una Amon guidata da un uomo blasfemo, ogni milites aveva proclamato l’appartenenza a una Legione guidata non per il bene della Guerriera ma per il bene di un sol uomo indegno. La dimora dei potenti storici di Amon era infine stata purificata.

Il corteo proseguì fino a portarsi di fronte alla sede della Legione, dove l’Iniquo aveva spiato le riunioni dei Tribuni e del Prefetto, conscio forse del destino che lo attendeva.

L’ultimo luogo all’interno delle mura cittadine ad essere purificato fu la Cattedrale di Crom, inquinata dalla presenza dell’Eretico, che aveva spesso partecipato a cerimonie al suo interno.

Per l’ultima parte della cerimonia gli Amoniani si spostarono fuori dalle mura, recandosi poco a nord, dove era situata la casa che l’Eretico possedeva; per purificarla dalla sua presenza funesta, ogni Amoniano gettò la propria fiaccola contro l’abitazione, appiccandovi il fuoco redentore sotto gli occhi soddisfatti del guardiano del divino Crom, che assunse il colorito delle fiamme purificatrici, per suggellare l’opera di catarsi che Amon aveva appena compiuto.


La purificazione fu invocata anche dal Gran Maestro Hickaru PhoenixFlame, presente al rituale insieme a Cavalieri e Guardiani del Tempio.



Le fiamme avvilupparono completamente l'abitazione riducendola in cenere e macerie che lì sarebbero rimaste, in balia del tempo, a ricordo di ciò che era avvenuto ed infine purificato.




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