[KAR] Rito dedicato a Dera
Scritto da : Dotia Radkar in data : 19/01/2014 15:05:42




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Ciclo Solare 4243
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Tredicesima rotazione di Cot.
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Riposti gli attrezzi da lavoro e rifocillati con del buon stufato di talpa annaffiato dal miglior distillato di radice, gli abitanti della Gemma s'adunan per salutar la partenza dell'Armata Djaredin.

La missione è raggruppare un buon numero di tomi da racchiuder nel baule che verrà fatto brillare nella notte successiva. E' giunto il momento. La squadra scelta, armata di tutto punto, è guidata dal Bund Thori Pellediferro, seguito dall'Hazkal Rurik Piroscoppio, il Barak Cromok Spaccaossa e i Duraz Klad: Orin Grandascia, Otto Terrabattuta, Dotia Radkar.







La formazione si organizza a protezione del Morgat Tarja Giramondo e dell'Uzbad Korrad Trentagambe che indican la meta. Risalendo le tortuose vene scavate nel cuore della montagna, rifugio che dal termine della Battaglia Sanguinosa aveva escluso gli djaredin dalla superficie, si raggiunge Crag Grigor. E' notte fonda quando i coriacei insettoni cavalcati dagli djaredin posano le zampe sull'erba della vasta piana al di fuori delle mura dell'avamposto. L'agguato dei disperati gambalunga che popolano le macchie di foresta lungo la via non può certo arrestare la valanga djaredin.







Poche parole e ordini spicci indirizzano i Duraz Klad e s'affrontano i due sotterranei abbattendo le creature che stridendo cadono sotto i colpi di asce, martelli e scudi.







Raccolti in un baule ben sigillato vengono deposti i tomi arcani per il rito della successiva rotazione.







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Ciclo Solare 4243
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Quattordicesima rotazione di Cot.
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Un rimbrottante corteo si sospinge fin a raggiunger l'isola ove sorge il tempio dedicato a Dera.







Il Morgat l' accoglie con le seguenti parole:
“Cugini, la tradizione ci narra che alla morte lo spirito degli djaredin viene accompagnato da Dera, attraverso il Grande Mare,
percorrerà quindi la via del giusto, rivivrà la propria vita e rivedrà le conseguenze a cui le sue stesse azioni lo hanno portato.
Con questo pensiero, i Sacerdoti di Dera rappresentano il loro dio ai riti legati alla morte.
I suoi sacerdoti a volte compiono azioni che a noi risultano incomprensibili
ma possiamo stare certi che agiscono sempre nell'interesse del popolo Djaredin.
Ora cugini, nel convincimento di fare cosa gradita al Signore dei Misteri,
diamo fuoco a questi tomi raccolti
dopo avere distrutto le creature non morte da Dera tanto odiate”







Terminato il discorso, il Morgat, con un cenno al cugino Durok dei Rombodituono, ordina che si dia fuoco alle micce.
I presenti accostano le torce ai covoni e lunghe lingue di fiamma avvampano fra le concentrate e orchestrate esplosioni.







Il rito è compiuto e il fumante stufato annaffiato del miglior distillato di radice attende tutto il popolo djaredin alla Taverna della Zitella Inacidita






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