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Qui i giocatori di The Miracle lasciano imprese, poesie, narrare eventi e grandi avventure avvenute e in svolgimento su Ardania. Linguaggio strettamente ruolistico.

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By Zaskor
#14631
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La Casata Von Tellius affonda le proprie radici in tempi precedenti il primo anno imperiale, proprio in quegli anni, i primi anni di regno di Ametraal Da Silva, la casata tentava di acquisire maggiore potere approfittando delle guerre civili e faide tra le famiglie aristocratiche. La casata era fedele al culto di Vashnaar e negli anni cecrò più e più volte di acquisire una posizione di rilievo per avere potere e denaro tale da poter imporre il culto di Vashnaar come unico e predominante.
Gli anni di regnanza del del primo Da Silva procedevano portando con sé un florido periodo per Hammerheim, la casata si lasciò trascinare in questo flusso di rinascita e ricchezza tentando di ampliare il proprio potere una volta soppresse le faide tra le famiglie aristocratiche. Continuarono nel corso degli anni a coltivare il culto della morte come era sempre stato sin dai primordi e si arricchirono tramite le grandi capacità alchemiche tramandate nel corso degli anni.
Era giunto il 65esimo anno imperiale segnato dalla morte di Ametraal Da Silva: la casata Von Tellius tentò di aumentare il proprio potere ed influenza iniziando da quella commerciale tramite la vendita di intrugli alchemici, però all’interno della casata tutti compresero ben presto di non poter nulla difronte a chi più di loro aveva un retaggio nobile come Zarquon Locrydan. Con il solo nome riusciva a mettere in penombra tutti gli sforzi della famiglia che diveniva sempre più anonima sia a livello commerciale che di influenza.
Nel 69esimo anno imperiale che sancì quello che gli storici identificano come gli Anni Bui, la Casata Von Tellius procedeva rapidamente verso un grosso oblio che l’avrebbe portata alla totale estinzione. La casata giunse al lastico durante i suoi trenta anni di potere indiscusso riducendo le proprie attività a quelle del Culto di Vashnaar officiando riti funebri per ingraziarsi i favori dell’Oscuro Signore. Le sorti della famiglia iniziarono in parte a risollevarsi grazie alle spedizioni che iniziarono nel 101esimo anno imperiale che richiesero uno grossa quantità di beni come intrugli magici, tuttavia la famiglia Von Tellius continuava a cresce individui dalla cieca fede nei confronti dell’Oscuro Signore.
Nel 104esimo anno imperiale in cui il misterioso Zarquon Locrydan si tolse la vita quello che vide la famiglia Von Tellius fu una opportunità per risollevarsi ed aumentare la propria influenza, il disordine creatosi però si rivelò infruttuoso poiché ancora prima di poter partorire un piano giunse la salvezza: i Cavalieri di Auron. Le attività della famiglia procedettero e si concentrarono alla sopravvivenza sino al 107esimo anno imperiale segnato dalla “Battaglia del Faver” che evve appunto luogo sulle rive dell’omonimo fiume dove Rozmud il sanguinario, il capo degli orchi, cadde ucciso e gli orchi messi in fuga dopo anni di assedio e terrore.
Era il 109esimo anno imperiale e la casata Von Tellius assistette alla nuova incoronazione di un Da Silva, Wayle, creduto morto anni prima e tornato come salvato del luogo che gli aveva dato i natali. In questi anni l’attività della famiglia iniziò a spostarsi in parte verso la ridente fortificazione di Amon per portare conforto nella morte a tutti i soldati che cadevano difendendo orgogliosamente il regno. Alcuni Von Tellius si dice rimasero ad Amon cercando di prendere una fetta di potere mentre alcuni si recarono dall’altra parte del continente ad Edorel, fondata dallo scomparlo Archibald Durathor, per apprendere i segreti dell’alchimia ed i maggiori studi riguardanti l’arte magica.
Gli anni trascorrevano e nuove generazioni di Von Tellius continuarono il lavoro svolto dai propri predecessori seguendone fermamente la tradizione insita all’interno della casata, le maggiori attività erano legate alla professione del Culto dell’Oscuro ed agli studi alchemici. Trascorrevano gli anni e nel 121esimo anno imperiale molti Von Tellius allargarono gli orizzonti della famiglia rimanendo d’istanza ad Amon divenuta una Repubblica indipendente; pochi rimasero ad Edorele per apprendere i reconditi segreti dell’alchimia e professare il culto di Vashnaar.
Secondo ciò che si amava riferire all’interno della famiglia sembra che alcuni Von Tellius presenti ad Edorel entrarono in contatto con Tormod Wardrop, tentando tramite la conoscenza e la fede di far desistere il Primarca dalle sue ricerche poiché solo chi realmente degno agli occhi di Vashnaar poteva ottenere ciò che lui ricercava insistentemente. Essi abbandonaro dunque Edorel facendo ritorno ad Hammerheim per rafforzare le fila della casata con nuovi membri.
Nel 169esimo anno imperiale la famiglia Von Tellius osservò e si limitò ad apprendere ciò che poteva succedere nel caso in cui qualcuno provasse a sostituirsi all’opera del Signore Oscuro, facendone un monito per tutti e guadagnandosi i suoi favori nelle decine di celebrazioni funerarie che vi furono a termine a causa di quella che oggi è conosciuta come “la Bestia”.
Era l’alba di una nuova corona ad Hmmerheim ora governata da Julian Da Silva, primogenito di Wayle. La pace non durò per molto e ben presto apparve qualcosa che scosse il continente nel profondo e la famiglia Von Tellius stessa. Era il 189esimo anno imperiale ed il “Primo Sacerdote di Vashnaar” fece la sua comparsa, assieme ai Necrarchi, sottomettendo al volere di Vashnaar gli orchi facendo leva sulla loro paura e ambizione. Nel 191esimo anno imperiale molti Von Tellius persero la vita difronte alle forze orchesche riunite e con una nuova intelligente organizzazione assieme a tutta la popolazione Amoniana.
Solo tre anni dopo la guerra era alle porte di Hammerheim ed in quegli anni la casata Von Tellius ebbe modo di filettere molto sugli avvenimenti e sul volere degll’Oscuro Signore, arrivando alla conclusione di doversi far da parte con la consapevolezza che quello era il volere di Vashnaar; le attività della famiglia cessarono e si concentrarono unicamente sulla predicazione del culto dell’Oscuore e nel suo compiacimento trami riti funerari.
Al termine della Grande Guerra la casata Von Tellius si ritrovò decimata con solo tre famiglie sopravvissute alla Guerra ed al Dono di Vashnaar altrimenti conosciuta come Peste Scarlatta. La casata ora rinuita ad Hammerheim passo gli anni successivi alla rinascita dell’impero ed alla sua riunione nel 215esimo anno imperiale a ricostruire ciò che aveva perso iniziando a celare il culto professato per centinaia di anni, la decisione fu anche dovuta ad una scissione interna dove due delle famiglie rimaste si convertirono al culto di Oghmar e trasferirono ad Edorel, una sola rimase fedele all’Oscuro Signore.
La famiglia rimasta dovette celare del tutto la propria fede quando nel 218esimo anno imperiale il Re, Julian Da Silva, bandiva da tutto il continente il culto di Vashnaar attribuendogli tutta la colpa degli eventi succedutosi nel corso degli ultimi anni. Il casato iniziò ad agire nell’ombra, la famiglia rimasta iniziò a coltivare le proprie conoscenze tramandate nel corso degli anni e riavvio una attività commerciale all’interno della capitale mentre all’oscuro di tutti continuava a professare il culto di Vashnaar officiando riti in suo onore. Passarono diversi anni prima che un nuovo Von Tellius venisse ritenuto degno di intercedere con il Signore Oscuro; questo accadde nel 240esimo anno imperiale quando venne alla luce il quarto figlio di Eghertum e Vania Von Tellius. Il nome che gli venne dato fu quello di Wayle che nelle credenze del casato Von Tellius era simbolo di ritorno dalla morte come portatore di importanti cambiamenti. Il piccolo cresceva forte e robusto, nello spirito e nel corpo, già dall’età di sedici anni si fece spazio e risaltò il suo carattere massiccio e corposo, mettendo in cattiva luce anche i fratelli più anziani.
Crebbe con una ferrea educazione sul culto Vashnariano e da subito fu chiaro il suo intimo rapporto con il Signore Oscuro.
Wayle era un ragazzo alto , con capelli neri corvino che ben presto con il passare degli anni iniziarono a divenire bianchi. Fisico longilineo, su cui spicca un viso dai tratti duri e spesso seri. Dedito allo studio ed all’arricchimento del proprio patrimonio culturale divenne a soli 27 anni il capo stipite della casata Von Tellius. L’ascesa di Wayle come capostipite della casata fu dovuto anche ad un tragico evento che colpì Edorel, la caduta della grande cometa che cadde portando distruzione e successivamente morte.
Nel tragico evento persero la vita le due famiglie che avevano rinnegato il culto di Vashnaar, questo non fece altro che rafforzare la fede nell’unica famiglia rimasta a rappresentanza del casato Von Tellius.
Era il 267esimo anno imperiale e nuovamente un tragico avvenimento scosse il continente umano tutto, nella catastrofe morirono anche tutti i fratelli di Wayle che si erano recati sul luogo per approfondire le conoscenze ed ampliare il bagaglio culturale della famiglia; essi perirono colti di sorpresa dalle creature che ben presto si fecero spazio tra le macerie.
Pochi anni dopo nel 270 esimo anno imperiale morirono anche i genitori di morte naturale e Wayle rimase l’unico rappresentante di quella casata che un tempo era composta da una moltitudine di famiglie, era il punto di maggior declino mai raggiunto e così Wayle decise di viaggiare per molti anni lontano dal continente umano.
Scopri le terre selvagge e trovò la libertà di poter professare il proprio culto in modo diverso da come aveva fatto per tutta la sua vita, vessato da leggi e bandi. Scoprì Loknar dove per diversi anni stazionò temprando il proprio corpo ed il proprio spirito al servizio del Signore Oscuro e sotto lo sguardo del Re Nero. Temprò il suo corpo nella battaglia contro i Grimlock in un territorio ormai mutato dalle numerose attività sismiche della zona. Era giunto il 280 e pochi mesi dopo la rinascita del Culto di Vashnaar a Loknar dovette fare ritorno ad Hammerheim avendo ricevuto notizie di Von Tellius ancora in vita, presumibilmente figli dei fratelli rimasti celati alla sua conoscenza.
Con l’animo torbido e ricolmo di pensieri si apprestava a far ritorno nel continente umano, dove Hammerheim con una nuova regnanza Da Silva splendeva più che mai. Dedito alla conoscenza ed al culto del Signore Oscuro si appresta alla conoscenza delle nuove possibilità che lo aspettano, in attesa di poter gratificare nuovamente l’Oscuro e rendere più concreto il suo Regno.
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By Zaskor
#14701
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Le sofferenze e le privazioni patite per quasi tutta la sua vita ebbero finalmente senso: chi l'avrebbe mai detto che il luogo in cui tutti vanno incontro ad un giudizio eterno avrebbe per lui rappresentato la possibilità che attendeva da tutta la sua vita?
La quasi totalità delle informazioni dell'antichità erano finalmente a portata di mano e donavano alla sua incrollabile fede una fermezza mai avuta prima.

Cosa significava realmente servire il Signore Oscuro, quale era il suo volere?

Non appena il primo passo fu compiuto in quel Regno, tutti i suoi sensi si assopirono e lasciarono spazio ad una sola ragione di vita: La Fede in Vashnaar; senza di essa non avrebbe potuto fare a meno di esser soggiogato dalle sconosciute forze presenti in quella mitologica foresta.

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Ardania ripudiando e distogliendo il suo sguardo da Vashnaar aveva permesso di forgiare lo spirito e la fede di un ristretto gruppo di individui ora in grado di farsi strada nel Regno di Vashnaar dove li attendeva il loro passato, presente e futuro: in quel luogo compresero il significato della Fede grazie ad eventi del passato che avrebbero dipanato le ombre adagiate sul loro presente e futuro.

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Appena il sangue, l'inchiostro del giuramento, cadde all'interno del Calice del Sangue avvertì un senso di scissione interna come se la sua anima stesse battendo sulla sua gabbia toracica dall'interno implorando di uscire: claustrofobica.
Subito dopo si senti rinvigorito e guidato dalla sua Fede era pronto per proseguire in quella foresta di Rovi per andare incontro al suo futuro e poterne finalmente scorgere l'orizzonte.

"Onora ciò che fu un tempo ed ora non è più"
"Onora ciò che fu un tempo e per molto tempo sarà"


Furono completamente sollevati dal peso che portavano sulle spalle ma questo fu solo sostituito da uno ancora più gravoso: le convinzioni, le scelte ed il loro bagaglio li avevano portati nell'Abisso al cospetto dei più vicini servitori di Vashnnar.

"Onora ciò che fu un tempo ed ora non è più"
Il rinnovato peso del Giuramento e le rivelazioni di Yesh dove lo avrebbero portato?

Nonostante anni fossero passati le scene di quella notte tornavano a fargli visita in sogno: quelle visioni erano li come monito? O per suggerirgli il volere di Vashnaar?

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Negli anni queste visioni lo portarono a profonde mutazioni del suo rapporto con la Fede: abbandonò il suo legame con Vashnaar come Sacerdote per abbracciarlo in modo molto più intimo che solo pochi Eletti potevano comprendere.

Abbracciò le ombre e divenne parte di esse: nessuno sarebbe stato più al sicuro tra i suoi oppositori....
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By Zaskor
#14840
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Esistono differenti modi per annichilire un avversario in guerra: lui decise di immergersi nell'inganno delle ombre per raggiungere e indebolire le fondamenta del Regno che dal 218esimo anno bandì il Culto di Vashnaar dalle terre degli umani.
Dicono che a forza di ripetere una bugia essa possa diventare una splendida realtà, questo portò l'intero continente a ripudiare una parte di loro stessi.
Si narra che nel sangue di tutti gli uomini scorra parte di ognuna delle Sette Divinità.
Wayle le abbracciò tutte a modo suo: non poteva tollerare il fatto che divinità come Oghmar e Vashnaar fossero escluse dall'animo dei suoi simili.
Come è possibile pensare che solo cinque o sei divinità possano arrogarsi il diritto di guidare le anime dei caduti in un Regno differente da quello di Vashnaar?
Nessuno oltre i suoi sacerdoti è in grado di ristabilire un contatto tangibile tra i regni: nel passato ormai dimenticato le genti si rivolgevano ad essi per incontrare, anche se per poco, i propri cari ritrovando una serenità che nessuno dei sette poteva loro donare.
E' inconcepibile ripudiare una parte della nostra natura, è possibile venir fuorviati durante la propria esistenza da menzogne e convinte illusioni elargite dai Sacerdoti di coloro che vengono definiti i Giusti.

Aveva con le sue stesse parole, nell'abisso, condannato un suo familiare alla dannazione eterna come servo di Vashnaar per il medesimo errore.

Wayle decise di mettersi nel mezzo dissuadendo gli innocenti impegnati in una guerra che non li rappresentava, decise di donare loro le armi per decidere di morire da idioti conoscendo quantomeno le ragioni di questa faida o abbandonare un insensato conflitto voluto da Regnanti che non metteranno mai piede su un campo di battaglia.
Chiunque non comprendeva le sue parole, veritiere e semplici da comprendere, avrebbe raggiunto il Demone della costrizione nell'abisso venendo condannato alla dannazione eterna: per coloro che ritiravano le proprie convinzioni o quanto meno accettassero Vashnaar come parte fondamentale del creato avrebbero visto la propria anima seguire il giusto sentiero anche nell'abisso.
Non esiste alcun luogo differente: convinzioni donate da Sacerdoti di Crom o Aengus erano false. Chi non riceveva degna sepoltura andava semplicemente a rinfoltire le schiere di Vashnaar come una anima dannata.
E' come pensare che Crom possa sostituirsi al dominio dei mari di Danu.

Abbracciò le ombre e raggiunse molti più suoi consanguinei di quanto potesse fare come Sacerdote di Vashnaar, altri avrebbero coltivato la fede degli individui a lui già fedeli.

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Non tutti riuscirono a comprendere le sue parole, vuoi per convinzioni ormai radicate o per semplice idiozia: sotto i suoi colpi caddero Generali, ferventi e ciechi fedeli dei Giusti dal manto arancio o semplici innocenti condannati dalle parole degli uomini che li guidavano.
Nel continente nessuno era più al sicuro come per qualsiasi luogo ardano: li avrebbe raggiunti e donato loro la possibilità di mettersi in salvo dalla guerra che ormai era sbarcata sul continente.
I vessilli Loknariani non erano più confinati in terre lontane e selvagge ma avevano il loro avamposto nel continente: da li sarebbe partita ben presto una delle offensive più importanti della storia atte a liberare dalle catene del Bando dei Da Silva il Culto di Vashnaar.
La diplomazia procedeva su un fronte mentre tra le ombre generate dal terrore degli abitanti di quelle terre Wayle tesseva la sua trama.
Molte le vite salvate, alcuni i convertiti, altre le vite donate al Signore delle Anime.


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Il sangue versato iniziava a far vacillare le convinzioni dei Regni che non trovavano un modo di reagire: da una parte un nero esercito e dall'altra una mano invisibile che mieteva vittime. Non avrebbe ucciso innocenti se non necessario, avrebbe lasciato a tutti la decisione di morire o abbandonare una guerra per loro inutile.
Le parole non sempre riuscivano a superare la barriera interna di menzogne che si erano costruiti...


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In un modo o in un altro le sue gesta però avrebbero raggiunto tutta la popolazione, dai contadini alle giovani reclute appena arruolate.



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Candele nere iniziarono ad apparire in tutto il continente e timide preghiere a Vashnaar trovavano voce nelle case degli uomini del continente: i frutti del lavoro che stava svolgendo con i suoi concittadini che operavano alla luce del sole iniziarono a farsi più vividi.
Non si sarebbe fermato finché il culto non fosse legittimato a mettere piede nel continente in cui era nato e cresciuto. Avrebbe distrutto quella gabbia donando a Vashnaar il ruolo che gli spettava nella vita degli Uomini.


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Il sedicesimo giorno di Postapritore del 284 tutto svanì: il culto di Vashnaar poteva nuovamente calcare liberamente le terre delle Westland.

Le ombre di Wayle iniziarono a sparire ed un nuovo soffio di vita spirava dal suo animo...
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By Zaskor
#59179
Curioso come in poco tempo tutto possa cambiare, mutare ed assumere una forma poco gradevole in un batter d'occhio.
Le certezze di un uomo che aveva dato tutto per Loknar e per Vashnaar stavano vacillando così come il Regno per cui aveva tanto sacrificato.
Diverse questioni interne avevano alimentato incertezze e conflitti interiori dettati dal vissuto degli ultimi anni.
Aveva rifiutato cariche di prestigio nel corso di questi anni solo per evitare spiacevoli contraccolpi dati dall'occuparsi di faccende spinose in cui c'era bisogno di sporcarsi le mani.
Ma in questo momento era forse giunta l'ora di doversi rimboccare le maniche e sporcarsi le mani all'interno di Loknar stessa.
Voci di malumori riempivano la bacheca cittadina così decise di farsene carico con la sua presenza:



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Si riunì e discusse della questione anche con alcune delle persone a lui più vicine cercando il loro appoggio. Conosceva l'opinione di altri individui all'interno della stessa Loknar e valeva la pena giocarsi le proprie carte una volta del tutto per il futuro di Loknar.

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Si chiuse dunque tra le sue quattro mura iniziando a stilare un annuncio da fare per indire una riunione cittadina ed una volta ultimato lo affisse in pubblica piazza…

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