- Tue Oct 06, 2020 1:41 pm
#26364
In quel di Seliand in mezzo a grano e mele
C’era un ragazzo forte e dolce come il miele
*Torombar entra in scena flette i muscoli, finge di spaccare legna e di mietere il grano*
Dei suoi muscoli buon uso faceva
I suoi genitori aiutava e ogni dì lui cresceva
“Torombar” era il suo nome guerriero!
E mai animo vi fu più sincero!
Il suo sogno chiedete? Vi sarà dato!
T:“Da grande voglio fare il soldato!”
*Torombar fende l’aria con un bastone di legno*
E con fede pristina per realizzare il suo sogno
Lavorava dal fabbro quando c’era bisogno
E quando lui non guardava, avea l’aria distratta
Torombar sfilava da un’armatura una placca
*Torombar guarda la placca soddisfatto, controluce*
Per farne tesoro e un dì completare
Una corazza affinata per la battaglia indossare
* Torombar nasconde una placca di ferro con aria malandrina *
Anche una ragazza dal volto pasciuto
Nel passar per i campi lo aveva notato
*Murne entra con le vesti imbottite*
T:“Murne il tuo nome? Che candida ancella!”
Anche se di corpo non è proprio snella.
Il nostro guerrier promise con furor giovanile
T:“Vi difenderò da ogni mostro vile!”
E lei rispose con smorfia diletta
M:“Con voi al mio fianco sarò la più protetta!”
*Entrambi sono molto svenevoli, Torombar si inginocchia*
E tra un giorno industrioso e una nuova semenza
Così continuava la lor quieta esistenza
Ma questa calma apparente, ahimè non durò
Un’oscura ombra su Seliand calò!
*Tamburi pesanti risuonano mentre Torombar si rabbuia*
Era un dì nuvoloso, di grigio ammantato
Quando un suo compare arrivò trafelato
C:“Torombar! Torombar! Murne è sparita!
Temiam che sia stata da un orco rapita!”
T:“Un orco, che strano, mai visto qui intorno.
Forse un reietto, un bandito?
*Attesa, guardando il pubblico*
Un perdigiorno?”
Nemmen un momento a pensarci su
Prese dal fabbro il martello, quel po’ di corazza e niente di più.
T:“Sai dove si cela tal bestia, tal male?”
C:“Certo! In una caverna! Al passaggio fluviale!”
T:“Se Murne è in pericolo accompagnami lesto!”
C:“Corriamo sì insieme, dobbiamo far presto!
*Entrambi escono dalla scena per ricomparire dopo poco facendo il giro dietro al palco*
Arrivati sul loco, alla buia apertura
Il nostro guerriero urlò senza paura.
T:“Immonda creatura! Emissario di guerra!
*Torombar urla, pronto alla battaglia*
Mostrati a me, ti farò mangiare la terra!”
Ma nulla sentiva, stringendo il martello
Un silenzio di tomba, aspettava il verde flagello.
*Qualche secondo di silenzio, poi un ruggito*
C:“Eccolo eccolo!” gridò il suo compare!
E’ arrabbiato, furioso che lo siam venuti a stanare!”
E poco dopo si udiva in quel gran rimbombare
Rumore di carica e grande clangore.
T:“Hai raccolto il mio invito oh infido orco?
Vien più vicino col tuo sangue il martello mi sporco!”
*Torombar sorride vanitoso, pronto alla gloria*
E più quella furia continuava ad avvicinarsi
Più il nostro eroe sentiva il petto di coraggio gonfiarsi
*Torombar inspira profondamente, impettendosi*
Pronto a sferrare un colpo al suo grugno
Sperando di schivarne qualsiasi lama o pugno!
Ma diven quel momento di gloria da tanto sognato
Leggero come un dente di leon dal vento soffiato
Quando dal buio una grassa figura emerse
Un maial coperto di metal scintillante che nel bosco si perse.
*un maiale grufolante appare e poi scappa via veloce!*
Stranito, allibito il nostro eroe contadino
Seguì con lo sguardo lo strano suino
*Torombar sembra stranito, quasi perde la presa dell’arma, abbassando la guardia*
Quando altra umana figura di pungolo armata
Apparì dalla grotta con grassa risata
Ed altri ancora a sbucar tra le foglie! Amici! Cugini!
Di Seliand v’eran proprio tutti i ragazzini.
C2: “Il guerriero, compari, dal torace imponente
Ma martellare l’incudine d’udito l’ha reso mancante.
PORCO! Non ORCO, possente soldato!
L’amore, le donne alla testa t’han dato!” *In tono derisorio, ridendo a crepapelle*
*Torombar si acciglia, sembra arrabbiato peggio di uno che ha perso le chiavi di casa in mare*
“Era uno scherzo, una burla non l’hai capito?” *ride sempre meno, facendosi timoroso*
T:”Huh tutto un gioco eh…? Ma non è mica finito.” *Torombar agita il martello, urla tuonante, inseguendo i compari fuori dalla scena che urlano anch'essi, disperati*
E’ così miei signori ancora si narra
Che chi con Torombar di scherno sgarra
Pronto dev’esser a fuggire per mezza contea
Perché se ti piglia, ti rende purea!
C’era un ragazzo forte e dolce come il miele
*Torombar entra in scena flette i muscoli, finge di spaccare legna e di mietere il grano*
Dei suoi muscoli buon uso faceva
I suoi genitori aiutava e ogni dì lui cresceva
“Torombar” era il suo nome guerriero!
E mai animo vi fu più sincero!
Il suo sogno chiedete? Vi sarà dato!
T:“Da grande voglio fare il soldato!”
*Torombar fende l’aria con un bastone di legno*
E con fede pristina per realizzare il suo sogno
Lavorava dal fabbro quando c’era bisogno
E quando lui non guardava, avea l’aria distratta
Torombar sfilava da un’armatura una placca
*Torombar guarda la placca soddisfatto, controluce*
Per farne tesoro e un dì completare
Una corazza affinata per la battaglia indossare
* Torombar nasconde una placca di ferro con aria malandrina *
Anche una ragazza dal volto pasciuto
Nel passar per i campi lo aveva notato
*Murne entra con le vesti imbottite*
T:“Murne il tuo nome? Che candida ancella!”
Anche se di corpo non è proprio snella.
Il nostro guerrier promise con furor giovanile
T:“Vi difenderò da ogni mostro vile!”
E lei rispose con smorfia diletta
M:“Con voi al mio fianco sarò la più protetta!”
*Entrambi sono molto svenevoli, Torombar si inginocchia*
E tra un giorno industrioso e una nuova semenza
Così continuava la lor quieta esistenza
Ma questa calma apparente, ahimè non durò
Un’oscura ombra su Seliand calò!
*Tamburi pesanti risuonano mentre Torombar si rabbuia*
Era un dì nuvoloso, di grigio ammantato
Quando un suo compare arrivò trafelato
C:“Torombar! Torombar! Murne è sparita!
Temiam che sia stata da un orco rapita!”
T:“Un orco, che strano, mai visto qui intorno.
Forse un reietto, un bandito?
*Attesa, guardando il pubblico*
Un perdigiorno?”
Nemmen un momento a pensarci su
Prese dal fabbro il martello, quel po’ di corazza e niente di più.
T:“Sai dove si cela tal bestia, tal male?”
C:“Certo! In una caverna! Al passaggio fluviale!”
T:“Se Murne è in pericolo accompagnami lesto!”
C:“Corriamo sì insieme, dobbiamo far presto!
*Entrambi escono dalla scena per ricomparire dopo poco facendo il giro dietro al palco*
Arrivati sul loco, alla buia apertura
Il nostro guerriero urlò senza paura.
T:“Immonda creatura! Emissario di guerra!
*Torombar urla, pronto alla battaglia*
Mostrati a me, ti farò mangiare la terra!”
Ma nulla sentiva, stringendo il martello
Un silenzio di tomba, aspettava il verde flagello.
*Qualche secondo di silenzio, poi un ruggito*
C:“Eccolo eccolo!” gridò il suo compare!
E’ arrabbiato, furioso che lo siam venuti a stanare!”
E poco dopo si udiva in quel gran rimbombare
Rumore di carica e grande clangore.
T:“Hai raccolto il mio invito oh infido orco?
Vien più vicino col tuo sangue il martello mi sporco!”
*Torombar sorride vanitoso, pronto alla gloria*
E più quella furia continuava ad avvicinarsi
Più il nostro eroe sentiva il petto di coraggio gonfiarsi
*Torombar inspira profondamente, impettendosi*
Pronto a sferrare un colpo al suo grugno
Sperando di schivarne qualsiasi lama o pugno!
Ma diven quel momento di gloria da tanto sognato
Leggero come un dente di leon dal vento soffiato
Quando dal buio una grassa figura emerse
Un maial coperto di metal scintillante che nel bosco si perse.
*un maiale grufolante appare e poi scappa via veloce!*
Stranito, allibito il nostro eroe contadino
Seguì con lo sguardo lo strano suino
*Torombar sembra stranito, quasi perde la presa dell’arma, abbassando la guardia*
Quando altra umana figura di pungolo armata
Apparì dalla grotta con grassa risata
Ed altri ancora a sbucar tra le foglie! Amici! Cugini!
Di Seliand v’eran proprio tutti i ragazzini.
C2: “Il guerriero, compari, dal torace imponente
Ma martellare l’incudine d’udito l’ha reso mancante.
PORCO! Non ORCO, possente soldato!
L’amore, le donne alla testa t’han dato!” *In tono derisorio, ridendo a crepapelle*
*Torombar si acciglia, sembra arrabbiato peggio di uno che ha perso le chiavi di casa in mare*
“Era uno scherzo, una burla non l’hai capito?” *ride sempre meno, facendosi timoroso*
T:”Huh tutto un gioco eh…? Ma non è mica finito.” *Torombar agita il martello, urla tuonante, inseguendo i compari fuori dalla scena che urlano anch'essi, disperati*
E’ così miei signori ancora si narra
Che chi con Torombar di scherno sgarra
Pronto dev’esser a fuggire per mezza contea
Perché se ti piglia, ti rende purea!