- Sun Oct 11, 2020 3:15 pm
#26683
Diverse lune orsono , ad Helcaraxe , il vento soffiava gelido e la neve cadeva senza sosta . Nella piazza , davanti alla banca , un gruppo di nordici sedeva attorno al fuoco raccontando le gesta dei propri antenati e ridendo delle disavventure degli uomini del sud.Si era creata una bella atmosfera , ma nulla di nuovo , una serata come tante nella città. Il gruppo formatosi attorno al fuoco si alzò , pronto per entrare nella locanda del Troll Ubriaco al fine di concludere in bellezza la serata , quando ad un tratto , il Kunningr , arrivò di fretta e furia invitando i presenti ad ascoltarlo ; aveva cacciato un cervo e mentre lo stava eviscerando , gli schizzi del sangue avevano formato delle rune su una roccia : le rune di Asunz e Tiwaz .
Aengus voleva un sacrificio.
I nordici seguirono tutti il Kunningr e il Guardiano di ghiacci , che li condussero al villaggio del Clan Bergtatt e lì iniziarono gli scontri che durarono diverse clessidre.
La neve era diventata rossa del sangue dei loro nemici .
Il sangue dei nemici era stato versato e loro armi erano state raccolte , era giunto il tempo di recarsi alla forgia di Aengus per completare il rito.
Lì ad un giovane sacerdote , fu affidato il compito di trascendere il potere divino offrendo le armi in dono al dio della guerra, ma questi , prima di officiare il rito , al fine di compiacere Aengus , iniziò la sua predica , guardando i presenti con gli occhi pieni di rabbia:
“ Ho sempre sperato in una cosa sola , quella di poter prendere anch'io parte ad una battaglia , una di quelle che i nostri avi hanno combattuto , una di quelle che probabilmente voi , che avete avuto la fortuna di diventare uomini prima di me , avete già combattuto ; eppure quello che i miei occhi hanno visto , e le mie orecchie hanno sentito , sono solo ombre ,flebili sussurri , foschie , solo un ricordo di ciò che eravamo un tempo ; cosa siamo diventati ? Siamo qui riuniti dinanzi alla forgia del nostro dio , della nostra guida , di quello che per noi è un padre , abbiamo forse dimenticato chi è costui? Molti di quelli che se ne sono andati , hanno tentato di trasformarci in mercanti , in semplici navigatori , siamo noi mica dei suver? No!
Guardiamo dentro di noi e ricordiamo ciò che siamo …. noi siamo Helcaraxe ! Siamo un popolo di guerrieri che vivono al freddo dei ghiacci del nord , siamo quelli che nessuno vuole sfidare , siamo quelli che a bordo delle nostre drakkar , razziamo e instilliamo il terrore nel cuore dei nostri nemici; queste sono le nostre tradizioni , le nostre usanze.
Abbiamo iniziato a trattare con chi ci offendeva , a cercare il compromesso e a cercare alleati perchè ci sentivamo deboli , avevamo paura di combattere e pian piano abbiamo lasciato che questi atteggiamenti da “suver” ci offuscassero il giudizio , abbiamo tradito il nostro dio! Ora è giunto il momento di fare ammenda.
Trattative e alleanze possono solo rallentare lo scorrere degli eventi ,e di certo non possono delineare le fondamenta ed i principi del nostro regno e figuratevi se possono proteggerlo ; ma è il SANGUE, solo il SANGUE che lo protegge! ; il sangue dei forti e valorosi che si battono morendo in battaglia , per guadagnare l'onore più grande , che è quello di sedere e banchettare nella grande sala del valhalla , dove Aengus , il dio della guerra, siede sul suo trono fiammeggiante. Avete voi , ordunque , paura della morte ?
Che Aengus ci perdoni per la nostra debolezza
Che Aengus ci indichi dove abbiamo sbagliato
Che Aengus faccia di noi , ciò che eravamo un tempo
Che Aengus ci benedica col sangue dei nostri nemici
Aengus Hofdingi!”
Alla fine del suo discorso , le urla di approvazione dei nordici , riempirono Eldrsnaer di orgoglio . Il giovane si sentiva onorato di aver potuto officiare il rito e sapeva che da quel momento in avanti , il suo compito , sarebbe stato quello di motivare i suoi "fratelli" e di ricordargli , cosa che altri avevano tentato di modificare , che i nordici sono un popolo di fieri guerrieri e che Aengus è il dio della guerra.
Aengus voleva un sacrificio.
I nordici seguirono tutti il Kunningr e il Guardiano di ghiacci , che li condussero al villaggio del Clan Bergtatt e lì iniziarono gli scontri che durarono diverse clessidre.
La neve era diventata rossa del sangue dei loro nemici .
Il sangue dei nemici era stato versato e loro armi erano state raccolte , era giunto il tempo di recarsi alla forgia di Aengus per completare il rito.
Lì ad un giovane sacerdote , fu affidato il compito di trascendere il potere divino offrendo le armi in dono al dio della guerra, ma questi , prima di officiare il rito , al fine di compiacere Aengus , iniziò la sua predica , guardando i presenti con gli occhi pieni di rabbia:
“ Ho sempre sperato in una cosa sola , quella di poter prendere anch'io parte ad una battaglia , una di quelle che i nostri avi hanno combattuto , una di quelle che probabilmente voi , che avete avuto la fortuna di diventare uomini prima di me , avete già combattuto ; eppure quello che i miei occhi hanno visto , e le mie orecchie hanno sentito , sono solo ombre ,flebili sussurri , foschie , solo un ricordo di ciò che eravamo un tempo ; cosa siamo diventati ? Siamo qui riuniti dinanzi alla forgia del nostro dio , della nostra guida , di quello che per noi è un padre , abbiamo forse dimenticato chi è costui? Molti di quelli che se ne sono andati , hanno tentato di trasformarci in mercanti , in semplici navigatori , siamo noi mica dei suver? No!
Guardiamo dentro di noi e ricordiamo ciò che siamo …. noi siamo Helcaraxe ! Siamo un popolo di guerrieri che vivono al freddo dei ghiacci del nord , siamo quelli che nessuno vuole sfidare , siamo quelli che a bordo delle nostre drakkar , razziamo e instilliamo il terrore nel cuore dei nostri nemici; queste sono le nostre tradizioni , le nostre usanze.
Abbiamo iniziato a trattare con chi ci offendeva , a cercare il compromesso e a cercare alleati perchè ci sentivamo deboli , avevamo paura di combattere e pian piano abbiamo lasciato che questi atteggiamenti da “suver” ci offuscassero il giudizio , abbiamo tradito il nostro dio! Ora è giunto il momento di fare ammenda.
Trattative e alleanze possono solo rallentare lo scorrere degli eventi ,e di certo non possono delineare le fondamenta ed i principi del nostro regno e figuratevi se possono proteggerlo ; ma è il SANGUE, solo il SANGUE che lo protegge! ; il sangue dei forti e valorosi che si battono morendo in battaglia , per guadagnare l'onore più grande , che è quello di sedere e banchettare nella grande sala del valhalla , dove Aengus , il dio della guerra, siede sul suo trono fiammeggiante. Avete voi , ordunque , paura della morte ?
Che Aengus ci perdoni per la nostra debolezza
Che Aengus ci indichi dove abbiamo sbagliato
Che Aengus faccia di noi , ciò che eravamo un tempo
Che Aengus ci benedica col sangue dei nostri nemici
Aengus Hofdingi!”
Alla fine del suo discorso , le urla di approvazione dei nordici , riempirono Eldrsnaer di orgoglio . Il giovane si sentiva onorato di aver potuto officiare il rito e sapeva che da quel momento in avanti , il suo compito , sarebbe stato quello di motivare i suoi "fratelli" e di ricordargli , cosa che altri avevano tentato di modificare , che i nordici sono un popolo di fieri guerrieri e che Aengus è il dio della guerra.
ZARKA