Bootstrap Framework 3.3.6

Over a dozen reusable components built to provide iconography, dropdowns, input groups, navigation, alerts, and much more...

Qui i giocatori di The Miracle lasciano imprese, poesie, narrare eventi e grandi avventure avvenute e in svolgimento su Ardania. Linguaggio strettamente ruolistico.

Moderators: ModeratoreTM, TmStaffMod

User avatar
By nibbio
#36862
[Postapritore 285]

Erano passato molti anni da quando Lomion fece ritorno nelle campagne di Nosper per aiutare la famiglia in difficoltà e aveva perso di vista molti degli accadimenti avvenuti nel mondo.
A seguito della distruzione di Eldor e della disgregazione della fratellanza rimasta senza una guida non aveva più avuto contatti con i sopravvissuti, ormai sparsi in tutto il continente.

Durante uno dei suoi brevi viaggi ad Hammerheim per i periodici scambi commerciali, Lomion ebbe modo di sentire alcune discussioni tra i mercanti su quanto accaduto negli ultimi anni e di come le cose fossero cambiate in giro per Ardania.
Apprese così, tramite questi racconti spesso ritoccati, che alcuni mezz'elfi tentarono tempo addietro di riunirsi nel tentativo di ripetere il sogno che fu Eldor e dare nuovamente una casa ai mezz'elfi di Ardania, fallendo però il tentativo di riconquista di quella che fu la fortezza di Eldor.
Ci furono altri racconti degni di interesse che ebbe modo di ascoltare, come quanto il Doriath fosse profondamente cambiato con calamità che portarono all'esodo degli abitanti di Tiond, l'invasione da parte del popolo dei Drow e l'avvento di un nuovo gruppo di eretici elfi che dopo anni decisero di mostrarsi alla luce del sole per quello che erano, proclamando intenti di liberazione del Doriath secondo la loro visione.
Questi racconti, in gran parte distorti dalla fantasia nei vari passaparola, avevano destato curiosità ed interesse nel mezzelfo che decise di approfondire e ricondurre a verità quanto appena appreso.
Essendo la situazione famigliare migliorata, una volta tornato nelle campagne di famiglia a Nosper, comunicò la volontà di rimettersi in viaggio e cominciò ad organizzarsi per poter affrontare eventuali avversità che gli si sarebbero presentate dinnanzi da lì in avanti.

Gli anni che erano trascorsi in campagna lo avevano però cambiato: le comodità della vita stabile in paese gli avevano fatto perdere la dimestichezza con quanto necessario per la vita da nomade in continuo viaggio, vita che da lì a poco sarebbe diventata la sua quotidianità per un lungo periodo.
Decise pertanto di pernottare per un periodo ad Hammerheim, in modo da poter accedere a mezzi e risorse maggiori per prepararsi al viaggio ed avere più possibilità di raccogliere informazioni più dettagliate e precise su quanto di suo interesse.
Cominciò pertanto a passare le proprie giornate alternando piccole commissioni e lavori per i negozianti, in modo da poter raccimolare abbastanza monete per acquistare lo stretto necessario per organizzare il viaggio sotto ogni suo aspetto.
La sera era principalmente il momento ideale per poter incontrare mercanti e viaggiatori di ritorno in città: Lomion si intratteneva spesso in piazza od in locanda per poter avere occasione di scambiare qualche parola e magari incontrare qualche volto un tempo noto.
User avatar
By nibbio
#37057
I giorni passavano quasi senza accorgersene per il mezz'elfo, intento a mettere da parte quanto di necessario per poter cominciare il proprio viaggio.
Ospite della chiesa che durante la sua infanzia gli fece da casa e da scuola, passò alcuni dei suoi momenti in preghiera e riflessione, nel tentativo di comprendere la volontà divina che si celava dietro quanto accaduto.

Una sera come tante, di ritorno da un breve viaggio all'isola dei pescatori, Lomion venne fermato sulle scale che conducevano alla locanda da un cittadino di Hammerheim.
L'ora era tarda e non c'era più un barlume di luce all'orizzonte: Lomion non riuscì dapprima a riconoscere la persona che gli si presentò dinnanzi, con il solo aiuto della flebile luce di una lanterna appesa all'entrata.
Quest'uomo si presentò come Xen, e gli accennò che un tempo si conobbero quando Eldor, ai tempi popolata dalla comunità mezz'elfica, ospitò un gruppo che si faceva chiamare "I Lealisti" durante una guerra civile che si scatenò ad Hammerheim e vide l'esilio di parte dei cittadini che non condividevano alcune delle scelte prese dalla regnanza di quel periodo.
Lomion in un primo momento faticò a ricordare: erano passati molti anni e molte cose erano accadute; poi ricordò di quando lui, ai tempi alla guida della comunità, decise di comune accordo con i suoi fratelli di dare asilo a questo gruppo lontano dalla loro casa e cominciò a ricordare quanto accaduto.
Fu un piacevole incontro, anche se breve a causa dell'ora tarda e dal corpo che esigeva riposo a causa del duro lavoro quotidiano: ritrovare un volto amico dopo così tanto tempo fu in qualche modo di conforto e stimolò in lui la speranza di poter incontrare nuovamente i propri fratelli di un tempo.

-----------------------

Ormai era passata qualche settimana e Lomion aveva avuto tempo a sufficienza per accumulare con l'aiuto di Xen una somma sufficiente per cominciare il suo viaggio.
Le sere passate a discorrere con i cittadini gli permise di venire a conoscenza di alcuni indizi per cominciare a ricostruire i passi percorsi dai suoi fratelli: la prima tappa sarebbe stato il villaggio di Ceoris.
Lomion trovò molto curiosa la coincidenza: come un tempo il suo viaggio partì proprio da quel villaggio di contadini e pescatori, ora si trovata a ripercorrere lo stesso percorso, solo con qualche anno in più sulle proprie spalle, accompagnato da tutte le esperienze e fardelli a cui era stato sottoposto anni or sono.
Un giorno si recò pertanto al porto e cercò tra i vari mercanti qualcuno intenzionato a salpare per Ceoris per i propri interessi: gli fu però più difficile del previsto trovare qualche mercante che seguisse quelle rotte rispetto ad un tempo.
La cosa destò qualche pensiero nel mezz'elfo che cominciò a chiedersi il perchè di così pochi mercanti intenti a percorrere quelle rotte commerciali un tempo floride e redditizie, senza però trovare alcuna risposta.
Una volta trovato un mercante e contrattato il prezzo per il passaggio, Lomion raccolse i suoi pochi averi e partì alla volta di Ceoris, ignaro di cosa si sarebbe trovato dinnanzi una volta sbarcato.
User avatar
By nibbio
#38066
Il mercantile arrivò nei pressi di Ceoris che ormai era già giunto il tramonto.
Lomion, che aveva passato gran parte del viaggio sotto coperta, uscì sul ponte ansioso di poter vedere di nuovo quel paese che molto tempo fa lo ospitò, dove in qualche modo tutto ebbe inizio, dove naque la coscenza di quel gruppo che, contro ogni pronostico, riuscì a rimanere unito e creare l'impossibile, a creare una casa per i mezz'elfi.
Guardando verso la costa vide però qualcosa di inatteso: dove un tempo c'erano case di pescatori non si poteva scorgere altro che una cinta di mura di pietra fin al limitare del fiume che un tempo divideva il paese in due.

Mentre la nave si avvicinava al molo per l'attracco Lomion, perplesso riguardo quello che poteva vedere, chiese ad uno dei marinai cosa fosse successo a quel paese un tempo di pacifici pescatori e contadini.
Il marinaio gli spiegò che anni or sono ci fù una guerra che vide protagonisti diversi popoli elfici che dilaniò il paese e corruppe il fiume ed i territori a sud, costringendo Rotiniel ad arretrare e costruire una linea difensiva fortificata sfruttando il fiume come confine naturale.
Lomion apprese così che Ceoris era diventato un avamposto fortificato con lo scopo di bloccare eventuali invasioni provenienti da sud: del villaggio che era stato la sua prima vera casa ne era rimasto soltanto il ricordo nella sua mente.
Con questo pensiero entrò all'interno delle mura e dopo una breve visita della nuova Ceoris, si recò in locanda per prendere una stanza in affitto per qualche notte.
Quella notte fu una notte insonne: molti i pensieri che affollavano la sua mente, in cerca di chiarezza e di una risposta.

Nei giorni seguenti Lomion cominciò ad ambientarsi e a prendere accordi con alcuni dei cittadini per cercare qualche lavoro per sotenersi fino a che non avesse deciso i prossimi passi.
Molti dei contadini erano fuggiti da tempo a seguito della perdita dei campi nei territori a sud: questo costrinse Lomion a continui viaggi nelle terre di Rotiniel per raggiungere la capitale ed approvigionarsi del necessario per coltivare e a recarsi in terre lontane dalla nuova Ceoris per poter trovare qualche appezzamento di terra coltivabile non ancora utilizzato dai cittadini.
Lomion passò così diverso tempo tra chiacchere alla locanda con alcune delle sue vecchie conoscenze, rimaste stoicamente ad abitare Ceoris nonostante le sue molteplici metamorfosi negli anni, ed il duro lavoro nei campi a nord dell'avamposto.
Lomion potè constatare che i continui viaggi dei viandanti per terra e per mare, intenti a commerciare con gli abitanti del luogo, avevano lasciato il passo ad una calma surreale, quasi come se Ceoris fosse isolata dal resto del mondo conosciuto.
Con queste ed altre rivelazioni, il tempo per Lomion trascorse in una sorta di monotonia ripetuta giorno dopo giorno, quasi senza accorgersene: l'unica certezza rimastagli era ormai il clima mite che si poteva apprezzare negli inverni del Doriath del sud.
User avatar
By nibbio
#38778
[Forense 285]

I giorni trascorrevano simili l'uno con l'altro tra il lavoro nei campi ed i viaggi sporadici nelle campagne di Rotiniel per procurarsi concime ed attrezzi e scambiare parte del raccolto con i contadini.
Lomion aveva scelto di tenere un profilo basso, ed evitare di farsi notare il più possibile, cercando di ridurre i contatti con gli elfi di Rotiniel il più possibile, in modo da evitare possibili problemi: se Ceoris era cambiata completamente, anche Rotiniel non sembrava da meno: la vecchia città, costruita in tempi difficili anni or sono era stata in gran parte ricostruita, arricchendosi di canali e palafitte che ricordavano la Rotiniel descritta solo nei libri.
Così, non sapendo cos'altro fosse cambiato a parte gli edifici cittadini, Lomion preferì essere il più cauto possibile.

----------

Uno giorno la monotonia venne interrotta da un incontro che in un primo momento si suppose fosse casuale.
Mentre Lomion era intento a coltivare a nord di Ceoris, nei pressi della riva che si affacciava sull'isola azzurra, giunse un elfo a cavallo seguito da due segugi che parevano essere lupi.
Quest'elfo si fermò nei pressi dei campi e, senza convenevoli, chiese se Lomion fosse un cittadino di qualche regno conosciuto.
Lomion, che era abituato a trattamenti di quel tipo data la sua natura di mezz'elfo, non fece più di tanto caso ai modi e rispose sinceramente, spiegando che stava percorrendo un viaggio che lo aveva per il momento portato a fermarsi a Ceoris, ma che sarebbe probabilmente ripartito nel breve periodo.
L'elfo, appreso ciò, scese da cavallo e, dopo essersi tolto l'elmo, chiese se il suo volto gli fosse noto, aspettandosi una risposta affermativa quasi ovvia, come se la dua domanda fosse retorica.
Diversa fu però la risposta che ottenne: Lomion non conosceva l'elfo, e non conosceva molti degli ultimi avvenimenti del Doriath.
L'elfo, visibilmente contrariato dalla risposta ottenuta, spiegò brevemente con tono saccente la sua appartenenza ad un gruppo che aveva il, a suo dire, nobile compito di liberare il Doriath dagli impuri che per troppo tempo avevano contaminato terra, usanze e purezza della sua razza.
All'udire quelle parole, per Lomion fu quasi automatico ricordare un gruppo ormai sparito nel nulla che tanti anni or sono millantava lo stesso tipo di ideali e convinzioni, perseguitato dagli stessi elfi in quanto veneratori di divinità mal viste secondo usanze e religione elfiche.
Per Lomion fu quasi motivo di rassegnazione: erano passati tanti anni ma le cose non sembravano poi cosi tanto cambiate nella sostanza.

Il discorso con l'elfo sconosciuto durò diverso tempo, intermezzato da pause in cui l'elfo controllava tracce ed odori portati dal vento per assicurarsi che nessuno fosse nelle vicinanze: per Lomion il comportamento era abbastanza strano sul momento, ma col senno di poi capì che quelle azioni erano dettate dall'evitare incontri con eventuali pattuglie di Rotiniel, con cui avrebbe probabilmente avuto diverbi o scontri date le divergenze religiose e di vedute che evidentemente intercorrevano tra loro, proprio come era avvenuto puntualmente con gli eretici di un tempo.
L'elfo, dopo una spiegazione che Lomion faticò a comprendere sul momento, impugnò la sua arma e minacciò Lomion dandogli l'opportunità di chiedere perdono al suo Dio per aver inquinato le terre a suo dire sacre del Doriath, contaminandolo con la propria esistenza impura.
Lomion, percepito il pericolo, decise di assecondare la richiesta dell'elfo, sebbene per lui quel Dio neanche fosse concepito come reale, proveniendo da un'educazione religiosa del continente umano.
L'elfo decise di lasciarlo vivere, e dopo averlo minacciato di ripercussioni se avesse avuto modo di reincontrarlo nel continente, risalì sul proprio destriero e si dileguò nella foresta.
Lomion, turbato e preoccupato per l'avvenimento, decise di interrompere il proprio lavoro nei campi e partì verso Rotiniel per cercare di capire meglio chi avesse incontrato e cercare un posto più sicuro per passare i prossimi giorni.
long long title how many chars? lets see 123 ok more? yes 60

We have created lots of YouTube videos just so you can achieve [...]

Another post test yes yes yes or no, maybe ni? :-/

The best flat phpBB theme around. Period. Fine craftmanship and [...]

Do you need a super MOD? Well here it is. chew on this

All you need is right here. Content tag, SEO, listing, Pizza and spaghetti [...]

Lasagna on me this time ok? I got plenty of cash

this should be fantastic. but what about links,images, bbcodes etc etc? [...]

Swap-in out addons, use only what you really need!