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[-Angelu$-]

In una delle solite sere, come le era solito fare, la giovane quenya passeggiava per le vie della bianca città di Valinor. Era una sua abitudine consueta poiché apprezzava il silenzio che la accompagnava nei viottoli illuminati dalle lanterne magiche, momento di placide riflessioni e sussurri verso il manto stellato.
Sostava spesso nei pressi della grande cascata che attraversava la cittadella, meravigliandosi sempre di come imponente l'acqua scorresse vivida nella rigogliosa valle e di come l'Imperituro Reame ne fosse un perfetto gioiello.
Decise quella sera di recarsi nella biblioteca cittadina, luogo di custodia di testi antichissimi e tramandati dalla sua stirpe millenaria, dopotutto la lettura e lo studio erano sempre state una costante fin dai primi inizi delle radure.
Pregiati scaffali intagliati finemente con legno dorato si alternavano ad alcuni di lunare, come sempre erano una cornice più unica che rara ad una serie di tomi di vari colori e misure,
ma qualcosa la stranì a colpo d'occhio.



Qualcosa era diverso dal solito, ma cosa era a generarle quella sensazione di stranezza? Una sensazione di istinto, forse di memoria visiva? Vi era disordine, alcuni tomi mancavano dalla loro consueta posizione, al loro posto trovò solo spazi vuoti e polvere.

Scorrendo gli scaffali, notò qualcosa di ancor più inquietante: molte librerie erano state disturbate. Le pagine erano fuori posto, e alcuni libri erano addirittura rovesciati, con le pagine all'interno completamente scomposte. Era come se un caos indecifrabile avesse colpito la biblioteca, una possibile minaccia decadentista che metteva in pericolo il prezioso sapere di Valinor?

Naerylis sapeva che doveva agire rapidamente per preservare la vasta conoscenza accumulata, andò a chiedere ad Anhimil, uno scrittore che era solito passare molto tempo in quei luoghi, interrogandolo su possibili cause di quanto si palesasse ai suoi occhi, ma non aveva ottenuto granchè.
Allora chi o cosa aveva potuto fare tutto ciò? Senz'altro sarebbe stato necessario controllare da cima a fondo ogni scaffale e scoprire cosa eventualmente era stato trafugato o rovinato.