A.I. 284, Dodecabrullo
Per giorni, Ardania intera fu sospesa in un silenzio carico d’attesa. Antichi presagi, visioni febbrili e misteriosi tremori avevano gettato le terre civilizzate nel caos. Ma fu ad Amon che il destino si manifestò con più forza, quando il console della città, mosso dal coraggio e dall’ambizione, prese su di sé il compito di infrangere il sigillo di un monolite primigenio che aveva resistito al tempo, agli uomini e persino agli dèi.
Fu grazie agli studi del celebre Jones e alla temerarietà dei più audaci esploratori ardani che l’impossibile divenne realtà. Con un boato che fece vibrare il cielo e le viscere della terra, il monolite si spalancò, e da esso emerse un cunicolo senza fine, un corridoio oscuro brulicante di creature ignote, come se l’apertura avesse infranto la barriera tra due epoche dimenticate.
Alla sua fine, giaceva qualcosa che nessuno avrebbe osato immaginare: una valle colossale, chiusa da pareti di pietra titanica e coperte di muschi incandescenti, un mondo perduto illuminato da una luce azzurrina e senza fonte, come se il tempo stesso si fosse cristallizzato.
Jahr Sauri, così fu chiamata dagli Amoniani, su invito dello stesso Jones: la Valle dei Sauri, l’Eco del Primo Respiro del Mondo.
Là dimorano creature pre-umane, bestie maestose e spaventose, dai corpi corazzati e gli occhi vuoti di tempo. Un ecosistema interamente isolato, custodito per ere sotto le montagne, nascosto e forse… sigillato con ragione. Le sue profondità traboccano di vita antica e letale, e molti di coloro che vi si spinsero per primi non fecero ritorno, dilaniati da artigli che non avevano nome nelle lingue moderne.
Le scosse telluriche che seguirono l’apertura del varco ne hanno generato altri, disseminati in ogni angolo delle terre conosciute. Crepe nella realtà che si affacciano su Jahr Sauri, come se la valle stessa cercasse di emergere, o forse... di espandersi.
Jones spera che questi accessi non vengano mai varcati da chi vive laggiù.
Ma il tempo insegna che nulla resta sigillato per sempre. E Jahr Sauri, con il suo respiro primordiale e le sue creature oltre la comprensione, potrebbe non voler restare addormentata ancora a lungo.