L’ordine è la vita. Dal caos e dall’anarchia non nascono che morte e miseria.
L’ordine ha accompagnato il nostro popolo sin dalla sua nascita, gli ha permesso di prosperare e,
nella nostra ora più buia, seppelliti in quella che un tempo veniva chiamata tomba e oggi chiamiamo casa, tra fame e miseria, ci ha permesso di restare uniti, e, come la roccia che ci circonda, di resistere e sopravvivere.
Djaredin, le leggi nascono dall’ordine e senza leggi non c’è ordine.
Siate degni di chi vi ha preceduto.
Questa è la saggezza di Kard tramandataci dai nostri antenati e benedetta dalla Triade, rispettata nei secoli dalle passate generazioni, di djaredin in djaredin, fino a noi.
Nei secoli sono state arricchite e perfezionate dalla saggezza degli Djare e dei Morgat per poterci guidare nel modo voluto dalla Triade.
Nel caso un cugino venga condotto in giudizio, il suo giudice sia la carica più alta presente al momento o un cugino di provata saggezza scelto dalla maggioranza degli djaredin presenti.
Il giudice abbia piena capacità di decidere, che Berzale lo aiuti a dividere il falso dal vero.
La pena sia decisa facendo appello alla massima saggezza, con imparzialità e intelligenza, ricordando i casi passati e non venendone influenzati.
Il suo giudizio è definitivo e modificabile solo da lui se siano emerse nuove circostanze o modificabile da una carica superiore.
Solo gli Djaredin che hanno una carica all’interno del regno hanno la possibilità di emettere giudizio, in ordine di importanza queste solo le cariche:Archon, Morgat, Deb-djare/Ankor Norva, Barbabianca, Bund, Rodolan. HazkalIn caso di membro dell’armata portato a giudizio si seguiranno le indicazioni del codice militare.
La pena, se non fosse prevista dalla stessa legge, è scelta a discrezione del giudice, può essere ad esempio una multa in denaro, materiali o oggetti, l’obbligo di compiere un lavoro (anche forzato), una punizione corporale, una punizione dell’onore, il bando, il taglio della barba.
Queste pene sono solo esemplificative, pena può essere qualsiasi idea del giudice.
Siano date pene ricordando la saggezza e la severità di chi ci ha preceduto, e in caso di nuovi modi per infrangere la legge, siano date sanzioni esemplari che scoraggino nuovi crimini.
La legge segue lo djaredin ovunque vada; anche se un giurasse fedeltà ad un altro popolo e venisse bandito, la legge continuerebbe a seguirlo ed ogni sua azione illegale, mentre è lontano, si sommerà ai suoi crimini.
Queste sono le leggi emanate dagli Djare da quando il Fiero popolo è stato imprigionato. Fino a quando non verranno abrogate o cambiate avranno valore superiore a qualunque tradizione conosciuta dagli Djaredin. Che la Triade guidi sempre gli Djare che si succederanno nel corso dei secoli.
–3503 Per ordine dello Djare Tikran Torvocipiglio viene ordinato a tutti i cugini che dovessero avvistare particolari scarafaggi, detti Forbicioni, nei cunicoli di abbatterli. Questo in quanto i Bortrox hanno confermato la collusione della specie con un’importante minaccia verso l’integrità del Regno e dei suoi avamposti, i Draghi Serpentini.
–4233 Per ordine dello Djare Thorreg Gridopossente viene proibito insegnare il Kyl a non appartenenti alla razza djaredin.
–4233 La tecnologia djaredin è ambita in tutta Ardania. Il Maestro d’Arme Balin Fireforge proibisce il commercio di tale tecnologia ai genieri.
–4233 Lo Djare Tordek Scuotiferro proclama l’Isola dei Demoni a Nord proprietà del Regno di Djare.
–4237 Per volere dello Djare Dakkar Felekdum il regno di Djare si stende sulla sacra Kard Dorgast e sui cunicoli, segnalati da apposito cartello, che la collegano alla superficie, sull’isola del Varr Nadarunn e sul relativo avamposto, sull’isola che ospita il porto e sull’avamposto dei Crag Grigor.
A nessuno che non sia autorizzato è consentito l’accesso in questi luoghi.
–4238 Per volere dello Djare Thorreg Gridopossente i Clan non possiedono più alcun valore politico, ma ogni Djaredin è libero di seguire le tradizioni che la sua discendenza prevede.
–4240 Per volere dello Djare Khorak Kun ogni animale magico o sospetto tale introdotto nei territori del Regno va dichiarato ed approvato da un membro del Consiglio delle Barbe. Di ogni conseguenza della presenza dell’animale verrà ritenuto responsabile lo Djaredin che lo ha introdotto.
Gli Djaredin che minaccino tali creature, istigandoli ad impiegare abilità magiche, saranno considerati parimenti responsabili.
po della Lega delle Arti e dei Mestieri.
–4240 Per volere dello Djare Khorak Kun i Tyn Barak diventano membri effettivi del Tempio agli ordini del Morgat, come devoti della Triade con addestramento alle armi e dimestichezza militare.
Tradire lo Djare, e quindi tutto il Regno e tutto il popolo Djaredin, è il più grande abominio che si possa contemplare. A chi abbia compiuto una simile oscenità spetti l’onore dell’elfo, la sua barba venga tagliata, il suo nome venga iscritto nel Dammaz Kron e la vergogna scenda su di lui e sulla sua famiglia.
Giurare fedeltà ad un altro popolo è un atto stupido e incosciente. Lo Djaredin che preferisca giurare fedeltà ad un altro sovrano che non sia lo Djare venga trattato come egli ha scelto.
Se ha giurato fedeltà ad un regno umano sia considerato come un umano di quel regno, a tutti gli effetti.
Se oserà giurare fedeltà ad un regno elfico il suo nome venga iscritto nel Dammaz Kron e venga bandito in eterno del Regno di Djare, come tutti gli elfi.
In entrambi i casi non conterà più che egli sia uno Djaredin, ma che egli abbia scelto di non esserlo.
Codardia e tradimento in battaglia non sono degni di uno Djaredin.
L’armata del regno è l’esercito e il corpo di vigilanza del regno.
È costituita da tutti gli djaredin che intraprendano la carriera militare come loro professione abituale, giurando di servire il regno e sacrificarsi per esso fino alla morte.
L’Armata è soggetta, oltre alle normali leggi vigenti nel regno di Djare e alle tradizioni del popolo Djaredin, al codice militare.
In caso di infrazioni di tale codice da parte di un membro dell’armata, si farà riferimento a quanto qui previsto.
In caso di giudizio solo un alta carica dell’armata potrà essere scelta come giudice.
Questa parte del codice è riservata agli umani, ai mezz’elfi e agli elfi.
Queste razze hanno bisogno di leggi che le guidino, dato che non possono basarsi sulla saggezza tramandata dagli avi e sulle tradizioni secolari del nostro popolo.
Sarà il più chiaro e semplice possibile, per evitare che venga fraintesa.
Sarà scritta in tutte le lingue degli umani e degli elfi, affinché comprendano tutti, senza distinzione di popolo o razza
Che tutti gli appartenenti ad altre razze leggano quanto sancito dalla legge Djaredin nei loro confronti. L’ ignoranza non sarà considerata una scusante, ma un’aggravante.
A nessun umano, mezz’elfo o elfo è consentito calcare il sacro suolo della Gemma del Sottosuolo Kard Dorgast ed ai Cunicoli del Regno di Djare designati da apposito cartello, a meno che non abbia ricevuto il benestare da alte cariche del regno, o indossi le insegne di un popolo con cui vi siano trattati di alleanza.
In caso di alleati dovranno avere con se il manto del proprio popolo e dovranno esibirlo ogni volta che verrà loro richiesto.
Sanzioni
Chi non rispetterà questa legge per stoltezza o avventatezza una prima volta verrà condotto fuori dal regno, dopo che sarà stato perquisito e sarà stato fatto un ritratto. Nel caso ripeta tale errore una seconda volta verrà privato di ogni suo bene, cavalcatura compresa e sarà scortato fuori dal regno. Ad un terzo errore non ci sarà altro rimedio che la morte.
Qualora un’umano, un mezz’elfo o un elfo, che sia stato in precedenza bandito dal regno, osi rimettervi piede, si aspetti solo la morte come ricompensa per la sua avventatezza. I figli di Korg avvisano una sola volta e non dimenticano mai.
Kard Dorgast è consacrata dalla prima all’ultima pietra alla Triade, santificata dal sangue degli antenati che la costruirono, combatterono e morirono per essa.
Ognuno è libero di venerare le divinità che meglio creda, ma nessun insulto, illazione o mancanza di rispetto alla Triade e agli antenati tutti verrà minimamente tollerata.
Sanzioni
Chiunque avrà l’ardire di trasgredire questa legge, insultando la Triade o gli antenati, o anche solo mancando di rispetto, verrà giudicato dai sacerdoti di Kard e dovrà sottostare al verdetto emesso.
Gravi insulti agli Dei e agli antenati, disconoscimento della divinità della Triade o peggio verranno puniti con il bando e la morte del reo.
La magia è un atto pericoloso e offensivo per uno Djaredin.
Nella sacra Kard Dorgast è vietata qualunque pratica magica, è vietata la detenzione di qualunque oggetto magico o creatura magica.
Nei territori sotto il controllo del Regno, ma esterni a Kard Dorgast, è consentita la pratica di queste oscure arti da parte degli alleati, ma fortemente sconsigliata.
Sanzioni
Il bando da Kard Dorgast è il minimo che ci si possa aspettare per tali orrendi crimini.
Oggetti di natura magica e animali di siffatta natura verranno sequestrati e consegnati ai sacerdoti del tempio affinché li distruggano.
Kard Dorgast è un dono della Triade per il suo popolo, come lo sono le brillanti invenzioni degli djaredin dal fervido ingegno. Nulla che sia vitale per il regno può essere ceduto ad estranei; è pertanto stabilito che:
È vietato scavare minerali o tagliare funghi senza permesso.
È vietato catturare animali del regno senza permesso.
È vietato possedere qualunque oggetto di natura ingegneristica.
Sanzioni
Chiunque verrà trovato a scavare nelle miniere o tagliare preziosi funghi verrà arrestato e gli saranno sottratti tutti i suoi beni.
Chiunque venga trovato in possesso di manufatti di natura ingegneristica verrà arrestato e gli saranno sottratti tutti i suoi beni.
In entrambi i casi verranno portati a processo e giudicati per i loro reati.
Per il popolo Fiero le tradizioni sono il legame diretto con gli antenati, e non hanno bisogno di imparare come ci si comporta dinnanzi a chi è più anziano e la sa più lunga.
A beneficio di chi ha corta memoria, non per sua colpa, è pertanto stabilito per legge che:
-Ci si fermi dinnanzi a qualunque Djaredin chieda di fermarsi
-Si tenga sempre un comportamento degno ed onorevole
-Si porti sempre il dovuto rispetto alle autorità del regno
-Si porti sempre rispetto agli antichi del popolo fiero
-Si attraversino i territori del regno di Djare a capo scoperto e senza brandire alcuna arma
-Se si vede commettere un crimine lo si deve denunciare alle autorità, e se è nelle proprie forze impedirlo.
Sanzioni
Se vedi qualcuno commettere un crimine e non cerchi di fermarlo e non avvisi le autorità verrai considerato complice e punito, anche con la stessa pena.
Se non ci si fermerà quando richiesto si pagherà una multa di 1000 monete.
Se si verrà trovati a girare armati si dovranno deporre le armi e pagare un ammenda di 2000 monete.
Se si verrà trovati a volto coperto lo si dovrà scoprire e pagare un ammenda di 2000 monete.
Tutte le infrazioni verranno portate in giudizio, e la pena sarà comminata in base alle antiche consuetudini, in aggiunta a quella fissata dall’attuale legge.
Kard Dorgast è da sempre stata ospitale con gli stranieri invitati che hanno rispettato le sue leggi e onorato lo spirito degli djaredin delle epoche passate.
Secoli di tradimenti, inganni e infamie perpetrate ai danni del popolo fiero ci han reso prudenti con chiunque non sia del nostro popolo.
Che l’ospite rispetti questi divieti, se non vuole mettere a repentaglio la sua stessa incolumità:
-è vietato provare a scappare o opporsi con la violenza, qualora venisse intimato di fermarsi da parte di uno Djaredin
-è vietato resistere ad una perquisizione da parte di un membro dell’Armata
-è vietato resistere all’applicazione di una sanzione, qualora si fosse giudicati colpevoli da un giudice, secondo la giusta procedura
-è vietato provare a ferire o uccidere uno Djaredin o un altro ospite della Gemma
-è vietato provare a rubare ad uno djaredin o ad un altro ospite della Gemma
-è vietato insultare le autorità del regno
-è vietato mentire alle autorità del regno
-è vietato mettere in alcun modo in pericolo la sicurezza del regno
-è vietato introdurre umani, mezz’elfi o elfi senza permesso all’interno del regno.
Sanzioni
Per tutti questi reati la sanzione è la più grave possibile, dal bando alla morte. Nei casi più gravi, quali opposizioni violente, resistenza all’arresto, tentativi di ferire o uccidere Djaredin o ospiti della gemma, la pena di morte verrà applicata seduta stante dai membri dell’armata presenti, in aggiunta al bando perenne e all’inimicizia di ogni djaredin.
Chi metta in pericolo la sicurezza del regno, venga interrogato e scoperti i mandanti, o le ragioni dell’insensato gesto, prima di giudicarlo come un aggressore del regno.
In caso di giudizio si veda sempre in tali atti la volontà di ledere ai figli della Triade con malevoli e voluti intenti.
Queste sono le leggi del Villaggio di Nuran-Kar e del protettorato Djaredin della Baronia occidentale.
Entrando nelle nostre terre e calcando il nostro suolo tu accetti di onorarle e rispettarle. Qualora non fosse così girati e ritorna sui tuoi passi, poiché avanzando ne pagheresti le conseguenze.
1) Spetta allo Djaredin più alto in grado di Kard Dorgast presente nei Registri della Gemma far rispettare la leggi esposte e il giudizio spetta sempre ad uno Djaredin di alto rango qualora non vi sia una pena univoca stabilita o una pena diventata consuetudine.
2) Il villaggio di Nuran-Kar e il protettorato Djaredin della Baronia occidentale sono parte integrante del Regno di Djare. Durgin Vistacuta è il Capo villaggio nominato dallo Djare.
2a) A Durgin Vistacuta spetta lo svolgimento degli atti di normale amministrazione, la legislazione del villaggio è affidata all’ARchon e la difesa all’Armata Djaredin. Per gli atti di straordinaria amministrazione l’ultima parola spetta allo Djare.
2b) Il Protettorato Djaredin della Baronia occidentale si estende da Nuran-Kar fino ai due passi ad Est ed a Ovest; quindi fino al passo a Sud-Est e al passo montano controllato dalla torre Mingol Beil. Altersì la strada fino al passo dell’Ourus Maer è considerata parte del Protettorato.
3) È vietato possedere qualunque oggetto di natura ingegneristica. Chiunque venga trovato in possesso di manufatti di natura ingegneristica verrà arrestato, gli saranno sottratti tutti i suoi beni, sarà inflitta un’ammenda di centomila monete e il bando dai territori Djaredin. Verrà inoltre richiesta una spiegazione per il loro possesso.
4) E’ vietato l’uso della magia nel rispetto della cultura Djaredin. La pena prevede un’ammenda di cinquantamila monete e si valuterà bando dai territori Djaredin.
4a) E’ vietato alterare le proprie sembianze per mezzo della magia. L’ammenda prevista dall’articolo 5 è aumentata di diecimila monete.
5) Sono vietati gli omicidi verso abitanti ed ospiti: la pena consiste nella confisca di ogni bene, l’esecuzione sul posto e il bando dai territori Djaredin.
5a) Sono vietate le aggressioni verso abitanti ed ospiti: la pena consiste nella confisca delle armi e dell’armatura, un’ammenda da cinquantamila scudi e il bando dai territori Djaredin per 6 mesi.
5b) Sono vietati i furti verso abitanti ed ospiti: la pena consiste nella confisca della refurtiva, un’ammenda pari a tre volte il maltolto e il bando dai territori Djaredin per 3 mesi.
5c) E’ fatto divieto agli stranieri di girare per il villaggio armati e con il volto coperto. La pena prevista è di un’ammenda, per la contravvenzione di una di queste condizioni, di duemila monete, per entrambe di cinquemila. I bastoni con rune che assistono i manipolatori ad eseguire le formule magiche sono considerati armi.
6) Non viene tollerata nessuna offesa nei confronti del popolo Djaredin o verso i suoi ospiti: la pena varia da una multa di un minimo di ventimila monete fino al bando dai territori Djaredin, in base alla gravità dei fatti.
7 )E’ possibile aprire un banco commerciale presso Nuran Kar, ma si vieta la vendita di tomi di magia e tecnologia Djaredin; pena il sequestro del banco e delle merci, unitamente al bando dai territori Djaredin.
Nel porto nord di Nuran Kar vi è libero attracco senza limite di tempo a tutti i Djaredin, previa comunicazione del nome della propria imbarcazione nei registri delle Barbe Salate. A tutti i forestieri è invece concesso l’attracco non oltre tre giornate consecutive.
Per volere dello Djare Thorreg Gridopossente viene revisionata per l’isola di Varr Nadarunn la Zanyrs del 12 di Archon 4237; il Consiglio dello Djare promulga secondo la Sua volontà i seguenti articoli.