Popoli minori

Eracliani

Figli della libertà, spiriti erranti e custodi di antiche verità.

Aspetto

Gli Eracliani si distinguono più per il loro atteggiamento che per l’aspetto. I loro abiti sono comodi, spesso sgargianti, e adornati con gioielli che riflettono tanto il gusto estetico quanto il desiderio di ostentare sicurezza economica. I capelli sono di solito lunghi, sciolti o acconciati con stile libero. Non esistono regole precise nel vestiario: ciò che conta è l’individualità. Ma ciò che rende davvero riconoscibile un Eracliano è il suo modo di fare: vispo, spavaldo, curioso, frenetico e incapace di temere la durezza della vita, che affronta ogni giorno con un sorriso e lo spirito del viaggio.

Storia

Discendenti di un popolo nomade e guerriero, gli Eracliani un tempo vivevano nelle vaste praterie di Ardania, dove si muovevano agilmente, combattendo con astuzia tra l’erba alta. La loro antica vita li ha resi esploratori esperti e combattenti intelligenti.

Nel 191 d.A.I., dopo la caduta di Amon sotto l’assalto degli orchi, furono proprio i cosiddetti “Vaghi” – mercanti, attori, artisti e artigiani itineranti – ad accogliere i superstiti, offrendo loro rifugio e aiuto senza nulla chiedere in cambio. In segno di gratitudine, Amon concesse loro una terra nei pressi della città: Eracles, così chiamata dal fiume vicino, che nel dialetto eracliano significa “Libertà”.

Durante la recente crisi demoniaca del 284 d.A.I., alcuni Eracliani del nuovo insediamento di Samsara rivelarono un retaggio nascosto: la loro stirpe è legata da generazioni al compito sacro di contrastare le forze del Male. Oggi, Samsara si è fortificata e molti Eracliani hanno riscoperto la loro antica vocazione guerriera.

Società e Cultura

Gli Eracliani sono una comunità seminomade. Si spostano con carovane e tende, sempre pronti a cogliere nuove opportunità. Hanno due accampamenti stabili che considerano casa:

Rifiutano i confini e le chiusure territoriali: per loro, tutta Ardania è casa. L’autosufficienza è una virtù fondamentale. Ogni Eracliano impara fin da piccolo un mestiere per mantenersi: dal lavoro manuale al commercio, dalla lettura della mano al furto, dalla sartoria alla truffa. L'importante è arrangiarsi con ingegno.

Il cuore della loro società è la famiglia: prima il nucleo ristretto, poi i parenti lontani, infine l’intero accampamento. Gli anziani, custodi delle tradizioni orali e della saggezza popolare, sono profondamente rispettati. Non esiste un'autorità assoluta: la comunità si autoregola, tra litigi rumorosi e accese discussioni che non scalfiscono però il senso di fratellanza e libertà che li unisce.

Religione

Gli Eracliani rispettano tutti gli dei, umani e non. La blasfemia è un tabù: fin da bambini viene loro insegnato a temere l’ira divina. Alcuni sono devoti a divinità umane, altri seguono credenze più sincretiche, specie se viaggiano spesso tra culture diverse.

Feste e Tradizioni

Gli Eracliani colgono ogni occasione per festeggiare. Al calare del sole, i loro accampamenti si animano di suoni e danze: si canta attorno al fuoco, si raccontano storie, si balla fino a tardi. Le celebrazioni più importanti sono:

Durante queste festività, gli Eracliani di ogni dove fanno ritorno a Eracles o Samsara, trasformando il momento in un’esplosione di colori, sapori e canti.