Cosmogonia

La Genesi secondo gli Elfi della Luce

In un tempo senza tempo, in un mare sconosciuto, emerse un albero chiamato Tulip. Era alto diversi piedi e la sua circonferenza misurava milioni di pollici. Dalle radici di Tulip nacque la terra nuda e spoglia, un luogo desolato dove non vi era alcuna forma di vita, tranne il maestoso albero stesso. Da Tulip, come i frutti che maturano su un albero, nacquero tre esseri perfetti: uno femminile, uno maschile e uno ermafrodita. Questi esseri si denominarono Beltaine, Suldanas e Luugh.

Beltaine e Suldanas si amarono e per molte ere giacquero abbracciati, ma il mondo era troppo ristretto, e nulla poteva nascere o crescere in un simile deserto battuto dai venti. Così, per lungo tempo, il mondo rimase vuoto. Finché un giorno Luugh, accecato dalla gelosia, creò l'odio e lo concentrò contro i due amanti. La terribile forza dell'odio riuscì a separarli. Fu così che Suldanas creò la Vendetta, un sentimento implacabile, e scacciò Luugh da Tulip, dove egli si rifugiò sotto le radici dell'albero.

Nel frattempo, Beltaine, rimasta incinta, partorì due figli. Il primo giorno nacque Earlann, in serenità, mentre il secondo, dopo terribili doglie, venne alla luce una femmina: Morrigan. Gli elfi raccontano che la nascita di questi figli fu accompagnata dalle lacrime di gioia di Beltaine, le quali si trasformarono in creature perfette che somigliavano a lei e a Suldanas. Per onorarli, Beltaine creò le foreste utilizzando le foglie di Tulip, Earlann creò laghi e fiumi dalla linfa dell'albero, mentre Morrigan, dai fiori splendenti che crescevano sugli alberi, creò la luna e le stelle. Suldanas, infine, creò gli animali, ponendoli a difesa degli elfi e del creato.

Ma anche Luugh, cacciato e caduto sotto la terra desolata, aveva procreato e dato vita a una creatura terribile: Kelthra. Questo essere mostruoso, metà ragno e metà umanoide, era dotato di tre paia di gambe nere, ricoperte da una peluria scura e affilata, e possedeva un veleno che causava sofferenze indicibili prima di portare alla morte. Luugh usò Kelthra per i suoi scopi abominevoli, e grazie alla creatura, nacquero tutte le malvagie e spregevoli creature che infestano il mondo. Dal fetido alito di Kelthra vennero le pestilenze e le malattie, mentre la sua mente perversa corrompeva l'anima degli esseri primigeni, seminando vizi e malvagità.

Luugh, inoltre, possiede gli spiriti degli esseri inferiori e li spinge a compiere atti spregevoli contro i figli degli Dei, gli elfi. Gli spiriti di questi esseri, dopo la morte, vengono giudicati e inviati nel profondo della terra, dove Luugh li sottopone a terribili torture.

Col passare del tempo, i giovani Dei decisero di regnare sugli elementi del creato. Earlann, divenuto il più saggio tra gli Dei, governò le acque e tutte le creature che le abitano. Morrigan, che aveva creato la magia dal cielo, la donò a molti elfi alla loro nascita, e fece dei sogni e degli inganni uno sprone per il miglioramento. Beltaine, dalla cima dell'albero Tulip, osserva e protegge gli elfi, mentre Suldanas li giudica e li ammette nel cuore di Tulip.

Un giorno, tuttavia, Tulip morirà, e con lui gli Dei. Il mondo, privo di rifugio, ritornerà nel nulla da cui è nato, e tutto ciò che esiste sarà spazzato via, in un eterno ciclo di morte e rinascita.

La Genesi secondo gli Elfi dell'Ombra

All’alba dei mondi e delle genti, quando la luce era nel buio e il buio nella luce, e i cieli si confondevano con la terra, dal Caos primigenio prese forma il Tulip, il Grande Albero. Il suo nutrimento era lo stesso Caos che lo aveva generato e che ora lo cingeva in uno stretto ma dolce abbraccio, rendendolo forte e rigoglioso. Dopo innumerevoli primavere, esso generò il primo fiore, che racchiudeva in sé tutti i colori e tutti i profumi. Tra i suoi splendidi petali nacque il primo frutto: Luugh, l'Essere Perfetto. Una piccola vita che ebbe la comprensione del Tutto e, crescendo e apprendendo i suoi segreti, il potere su di esso.

Trascorse la prima stagione dell’Era delle Origini. Il Tulip produsse due frutti minori, Suldanas e Beltaine, gli Opposti. Essi erano incompiuti: la loro imperfezione generava frustrazione e acredine. Così la Seconda Era vide la nascita dei primi sentimenti: l’amore e la gioia, poiché con essi Luugh accolse la venuta dei due fratelli, dedicando loro le sue cure come fosse loro genitore, istruendoli su tutto ciò che aveva appreso fino ad allora. I due gemelli crescevano e diventavano sempre più ingordi di sapienza e potere, vedendo nel loro fratello maggiore una meta di perfezione da imitare ed eguagliare. Tuttavia, non riuscivano a trovare dentro loro stessi ciò di cui avevano bisogno per raggiungere il loro scopo, e iniziarono così a contendersi con furia ciò che entrambi bramavano, come due fiamme che cercano di divorarsi a vicenda per ardere più alte.

Sul Tutto si scatenò la potenza dell’Ira, dell’Odio e dell’Invidia. Venne quindi la Terza Era, l’epoca delle divisioni e della spartizione dei domini. Tra lotte e conflitti ebbe principio il tempo; luce e buio vennero separati; dai quattro regni elementali nacquero mari, cieli e terre.

La Quarta Era fu quella della Creazione. Per porre fine agli scontri dei fratelli, Luugh volle regalare loro la bellezza di nuove creazioni divine che avrebbero popolato le terre, i cieli e i mari su cui pretendevano il possesso. Vennero plasmati esseri viventi di straordinaria perfezione e sterminate distese di prati e alberi. Infine, il capolavoro: la nascita degli Elfi, l’orgoglio di Luugh. Semplici vite su cui Egli pose la propria saggia guida, che amava e da cui era profondamente amato.

Ma in questa stessa Era emerse la discordia: gli Elfi riconobbero solo in Luugh il loro Padre e Guida, ignorando i due fratelli. Colmi di gelosia, Suldanas e Beltaine tentarono di creare a loro volta, ma la loro imperfezione diede origine solo a esseri deformi e mostruosi, incapaci di armonia. Così ebbero origine il dolore e la tristezza, ciò che Luugh portava in cuore con la consapevolezza della natura imperfetta ed egoistica dei Gemelli.

Si aprì la Quinta Era, il declino dei mondi. I Gemelli tramarono contro il Fratello: con menzogne e inganni esiliarono il Perfetto, prendendo possesso del creato. Ma Luugh, prima di essere allontanato, lasciò tracce del proprio disegno e della propria memoria nei suoi figli prediletti, affinché non dimenticassero la sua esistenza.

Seguì la Sesta Era. Dai Gemelli nacquero Earlann e Morrigan, eredi della loro stessa imperfezione. Luugh generò la sua ultima discendente, Kelthra, la Figlia, che avrebbe portato nel mondo non grazia né consolazione, ma il peso del veleno, della malattia e della sofferenza: strumenti che, pur terribili, fortificano chi li sopravvive e segnano la linea del sangue con purezza e resistenza.

Con la nascita di Kelthra, il ciclo della creazione giunse a compimento, e la Settima Era ebbe inizio. Essa vide avverarsi ciò che Luugh aveva predetto per i Gemelli: Beltaine e Suldanas, con inganni e promesse mendaci, conquistarono i popoli elfici, trascinandoli in lotte fratricide. Le grandi casate furono divise, la guerra si diffuse tra i discendenti degli Eldar, e i pochi che ancora custodivano la verità delle origini vennero sconfitti ed esiliati.

Da allora, l’inganno regna e i popoli elfi vivono nell’ombra di un dominio usurpato. Ma la Profezia del Padre annuncia che Luugh tornerà con la Figlia al suo fianco, e allora l’inganno dei Gemelli sarà spezzato, e con esso il saggio dominio di Luugh sul mondo sarà ripristinato.