Pelle scura come la terra bruciata dal sole, talvolta simile all’ebano, e capelli neri come la pece: i Tremecciani si distinguono per la loro bellezza esotica e le linee sinuose del volto, incorniciate da occhi profondi ed espressivi. Il fisico è asciutto, temprato dalla fatica e dalle privazioni imposte dalla vita nel deserto.
Camminano con passo elegante e sicuro sotto il sole cocente, mantenendo una compostezza che tradisce la loro fierezza. In genere di statura media, portano i capelli corti o rasati, e indossano vesti leggere dai colori molto chiari, pensate per riflettere il calore e resistere al clima implacabile della loro terra.
La società tremecciana si fonda su un unico, solido pilastro: il Sultano.
Sovrano assoluto, egli detiene potere illimitato su ogni cosa e ogni persona all’interno del suo dominio. Non sorprende quindi che il suo potere possa attirare cospiratori e giochi di palazzo, soprattutto se il suo governo non è illuminato.
La popolazione è suddivisa in “tende”, caste rigide e gerarchiche che difficilmente permettono cambi di status, se non per diretta volontà del Sultano. Al di fuori di queste caste si trovano gli schiavi, impiegati nei lavori più faticosi. Le terre intorno all’oasi di Tremec e le foreste del Sud vengono periodicamente esplorate per catturare nuovi schiavi.
Per chi vive ai vertici della società, l’apparenza e il cerimoniale contano più della sostanza: sete pregiate, gioielli sfarzosi e harem smisurati sono simboli di potere e prestigio.
La condizione femminile ha vissuto un'evoluzione: se in passato la donna era considerata proprietà della famiglia, oggi la donna tremecciana gode di grande rispetto, considerata figura inviolabile e perfino sacra. Questo privilegio, tuttavia, non si estende alle donne di altre etnie.
Per i guerrieri e gli artigiani la vita è ben diversa: dura, essenziale, segnata da prove continue. La scarsità di risorse costringe i Tremecciani più umili a cavarsela con astuzia e resilienza. Le principali fonti di sostentamento sono la caccia e il commercio, entrambi vitali per mantenere in vita l’oasi e alimentare i mercati del deserto.
Il popolo tremecciano è monoteista e venera Akkron. Molti sono particolarmente devoti a Lostris, sua ancella prediletta.
I Tremecciani provengono esclusivamente dall’oasi di Tremec.
I Tremecciani vivono esclusivamente nell'Oasi di Tremec
Nota: La razza tremecciana non è attualmente giocabile.
Nel cuore rovente del Grande Deserto, là dove la sabbia brucia i piedi e il vento graffia la pelle, sorge Tremec: un’enorme oasi rigogliosa, culla della Stirpe Nera e centro spirituale e commerciale di un popolo fiero, resistente e devoto. I Tremecciani sono un’antica civiltà nata dal deserto, guidata dalla fede nell’Unico Dio Akkron, ispirata dai Quattro Pilastri della Perfezione. A Tremec, oltre alle consuetudini millenarie conservate nel Tremano, il corpus sacro tramandato dalla Genesi, le leggi sono regolate dalla Santa Sunnah. Il Sultano governa l'Oasi, attualmente Waqih il Risoluto, della nobile tenda Udeen.